Pensioni anticipate con quota 100 e Legge di bilancio 2019: Salvini conferma, smantelliamo la Fornero

Dal Vice Premier Matteo Salvini arrivano nuove dichiarazioni in merito alla riforma delle pensioni ed al superamento della legge Fornero: la conferma dei tempi e delle modalità nella Manovra.

Pensioni anticipate con quota 100 e Legge di bilancio 2019: Salvini conferma, smantelliamo la Fornero

L’ala leghista del Governo conferma l’intenzione di proseguire con i provvedimenti di flessibilità previdenziale all’interno della nuova legge di bilancio 2019 ed in particolare con l’avvio della quota 100 a partire da 62 anni di età (e con almeno 38 anni di contribuzione). La nuova presa di posizione arriva dopo un confronto interno alla Lega, nel quale sono state confermate le tabelle fornite dai tecnici.

Oltre al via libera sull’avvio delle nuove uscite anticipate, dall’ultimo vertice leghista emerge anche il finanziamento della misura per il triennio e non solo per il 2019, come ipotizzato inizialmente. A poche settimane dall’approvazione finale della finanziaria ed a pochi giorni dalla resa dei conti con l’Europa arriva quindi una nuova dichiarazione di partito in merito all’intenzione di procedere fino in fondo con l’attuazione del programma di Governo.

Pensioni anticipate e quota 100: allo studio i dettagli operativi

Stante la situazione e la conferma del quadro generale, resta però ancora in essere la mancanza di dettagli in merito a come dovrà effettivamente funzionare la nuova flessibilità previdenziale. Nella discussione della legge di bilancio 2019 alla Camera ogni eventuale approfondimento è stato infatti rimandato, mentre anche al Senato sembra che il punto sia destinato a risolversi tramite dei provvedimenti collegati.

Sulla vicenda incide probabilmente anche la trattativa con Bruxelles, stante che al momento si cerca di limitare il costo della misura attorno ai 3,5 – 4 miliardi di euro, senza per questo penalizzare la platea dei potenziali beneficiari. Restano però i dubbi sulla possibilità di avviare la quota 100 sulla base dei parametri emersi nelle scorse settimane, visto che il costo potrebbe risultare superiore alle stime in fase di discussione con i tecnici europei.

Il Governo studia inoltre la possibilità di un anticipo del preavviso per chi lavora nella pubblica amministrazione, in modo da consentire l’apertura della finestra già a partire dal mese di giugno e non da quello di ottobre (come invece suggerito in precedenza). Insomma, se l’avvio della flessibilità previdenziale è dato per sicuro, resta ancora una notevole incertezza in merito alle modalità che caratterizzeranno questa riforma.

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