Pensioni 2018: a luglio arriva la Quattordicesima, ecco chi potrà averla e a quanto ammonterà

L'Inps pubblica un nuovo messaggio riguardante i dettagli della 14ma mensilità, specificando la platea dei potenziali beneficiari ed i requisiti reddituali da rispettare nel 2018 per poter beneficiare della somma aggiuntiva.

Pensioni 2018: a luglio arriva la Quattordicesima, ecco chi potrà averla e a quanto ammonterà

Siamo ormai vicini al mese di luglio, scadenza entro la quale i pensionati aventi diritto si vedranno accreditare la quattordicesima mensilità. Con la pubblicazione del messaggio n. 2389 del 2018 l’Istituto pubblico di previdenza ha specificato quali sono i requisiti utili per poter ottenere la cosiddetta somma aggiuntiva, che nello scorso anno ha ricevuto un importante aggiornamento per i pensionati con assegni bassi, mentre rimane identico il vicono anagrafico (fissato ad un’età di almeno 64 anni).

Ma partiamo dall’inizio e vediamo quali sono le fasce reddituali previste per l’anno in corso. Bisogna innanzitutto distinguere tra soggetti con redditi fino a 1,5 volte il trattamento minimo (nel 2018 corrispondente a 507,42 euro) e con redditi compresi tra 1,5 e 2 volte tale soglia. Ricordiamo inoltre che per chi percepisce un assegno Inps superiore alle 1010,00 euro al mese il beneficio non spetta.

Entrando nel dettaglio degli importi, nel caso del primo scaglione (1,5 volte il minimo Inps) spetta un importo di 437,00 euro se si possiedono fino a 15 anni di versamenti (18 anni se lavoratori autonomi), di 546,00 euro tra i 15 ed i 25 anni (18 e 28 per gli autonomi) e di 655,00 euro mensili oltre i 25 anni (oltre i 28 anni di contribuzione per gli autonomi).

Nella seconda fascia di riferimento (per persone con redditi tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo), l’importo spettante della 14ma corrisponde a 336,00 euro fino a 15 anni di versamenti (18 se autonomi), 420,00 euro tra i 15 ed i 25 anni (18 e 28 se autonomi) e 504,00 euro oltre i 25 anni di versamento (28 se autonomi).

Ricordiamo infine che il pagamento avviene d’ufficio a luglio ed i calcoli sono eseguiti direttamente dall’Inps, pertanto il pensionati non sono chiamati ad effettuare una domanda o ad aprire una pratica specifica all’Inps, ma coloro che non riceveranno l’emolumento pur pensando di averne diritto potranno in ogni caso richiedere una verifica tramite lo stesso istituto di previdenza o il patronato.

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