Milano attira la metà degli investimenti immobiliari esteri in Italia

Negli ultimi due anni, la metà degli investimenti immobiliari condotti da parte di soggetti istituzionali esteri ha riguardato la sola città di Milano. I fondi giunti nel capoluogo lombardo hanno superato i quattro miliardi di euro.

Milano attira la metà degli investimenti immobiliari esteri in Italia

Milano continua ad attirare gli investimenti immobiliari sia da parte di soggetti istituzionali nazionali che internazionali. Negli ultimi due anni gli investitori stranieri che hanno deciso di scommettere sul mattone a Milano hanno qui incanalato più di quattro miliardi di euro, esattemente il doppio di quelli disposti dagli operatori nazionali. In entrambi i casi Milano funziona come una vera e propria calamita. E non potrebbe essere diversamente se si tiene conto che in questo settore Milano attrae un terzo dei capitali nazionali e la metà di quelli stranieri complessivamente investiti in Italia.

In altre parole Milano dimostra la sua grande appetibilità di fronte a banche, assicurazioni, istituti di credito, società, fondi di investimento e holding. A certificarlo troviamo una serie di stime emerse con il Rapporto 2017 “Milano challenger sul podio d’Europa” che è stato organizzato da Scenari Immobiliari e Vittoria Assicurazioni.

Ma i numeri non dicono solo questo. Innanzitutto se a livello nazionale Milano risulta essere la meta preferita per gli investimenti nel mattone, in Europa è addirittura seconda dietro alla sola Monaco. Il capoluogo lombardo riesce a mettersi alla spalle città come Londra, Berlino, Parigi e Roma. La capitale italiana risulta infatti attardata in sedicesima posizione. Si stima inoltre che tra il 2014 e il 2018 questo genere di investimenti raggiungerà addirittura i 15 miliardi di euro complessivi, con un impatto sul pil cittadino che sarà pari al 50%.

E sono proprio queste le risorse che Milano ha necessità di ricevere. Secondo le analisi condotte, le aree da trasformare e riprogettare ammontertebbero a non meno di quindici milioni di metri quadrati, spazi che entro il 2030 potrebbero generare ulteriori 20 miliardi di euro di ricchezza.

Mario Breglia, direttore di Scenari Immobiliari, pur sottolineato la soddisfazione per il dato di Milano, ha aggiunto l’importanza degli investimenti anche in altre città e settori. “Va bene essere sul podio, ma non se si è soli. Perché vuol dire che non c’è la squadra, e la squadra è il Paese: questo è il vero limite. Dobbiamo pensare che Milano è una ‘punta’ di eccellenza ma la lancia non c’è: manca Roma, le altre città sono deboli, non c’è la politica per far arrivare il post Brexit a risultati”.

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