McDonald’s entra nel mercato a domicilio. Arriva l’hamburger a casa

Arrivano gli hamburger e patatine di McDonald’s consegnati direttamente a casa. Una nuova strategia di mercato per combattere il calo derivato dai consumi. La catena di fast food si rivoluziona puntando al mercato delle consegne a domicilio.

McDonald’s entra nel mercato a domicilio. Arriva l’hamburger a casa

McDonald’s apre le porte al mercato delle consegne a domicilio. Una nuova strategia per combattere attivamente il calo delle vendite, che dal 2012 ha fatto registrare una diminuzione di clienti pari a circa 500 milioni. La catena di fast food si rivoluziona puntando a quella fetta di mercato che appartiene alla consegna a domicilio.

Una fetta golosa con un valore di circa 100 miliardi di dollari. La rivoluzione del grande colosso americano riguarda non solo il cambio di strategia nella vendita, ma è relativa anche agli ordini e pagamento online. Un salto dalle casse dei fast food direttamente ai vari smartphone.

Il vicepresidente Lucy Brady, durante la convention a Chicago, spiega i molteplici cambiamenti che la grande catena di fast food sta promuovendo per abbattere le perdite registrate negli ultimi anni. L’obiettivo della McDonald’s resta quello di accaparrarsi quella fetta di mercato che attualmente ha un valore di circa 100 miliardi di dollari, il mercato delle consegne a domicilio.

Il grande colosso Usa punta “all’hamburger a domicilio” per rigenerare le vendite. Una grande opportunità per la catena dei fast food, un mercato giovane in continua crescita rappresenta una meta ambita da conquistare. McDonald’s vuole raggiungere un incremento nelle vendite piuttosto corposo tra il 3% e il 5% dal 2019 ampliando i margini operativi dal 20% al 40%.

McDonald’s nel corso degli anni ha cercato di smorzare gli angoli, contrastando i vari salutisti. Del resto le patatine fritte e gli hamburger non fanno parte di un piatto salutare, diventato “junk food” cioè “cibo spazzatura”. I fast food hanno cercato di adeguarsi attivamente alle nuove tendenze di mercato, tagliando i contrasti e puntando su un cibo salutare, modificando i menu, ma il calo clienti si è fatto comunque sentire.

Altra strategia che il grande colosso ha adottato nei punti vendita americani è stata quella di fare colazione no stop 24 ore su 24. Tale manovra, introdotta dall’amministratore delegato – Steve Easterbrook – non ha dato i suoi frutti. Ecco perché il colosso è intenzionato ad entrare nel mercato a domicilio. Il fine resta l’inserimento di ordini e pagamenti online puntando in primis su 20.000 ristoranti entro la fine dell’anno, entrando con la nuova tipologia nei principali mercati internazionali.

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