Juve: performance positive nel calcio, profondo rosso in borsa

Se in Champions e in campionato la Vecchia Signora sta ottenendo risultati positivi, in borsa la situazione non è delle migliori. Intato la Standard and Poor's ha espresso il suo verdetto sui titoli italiani.

Juve: performance positive nel calcio, profondo rosso in borsa

In campionato la Juve è prima a 25 punti e in Champions League è a punteggio pieno. Eppure il titolo in borsa sta registrando performance sempre più negative. L’ennesima prova che non esiste una correlazione diretta fra risultati calcistici e andamento del titolo in borsa.

Venerdì 26 ottobre 2018, il titolo ha registrato una performance del -4,20% chiudendo a 0,9135. L’analisi settimanale del titolo, rispetto al FTSE MIB, mostra un cedimento rispetto all’indice, infatti la società calcistica fa peggio del mercato di riferimento. Nella fattispecie la performance settimanale del titolo è di -8,76% contro -1,43% del FTSE MIB.

L’andamento del titolo

Esattamente un mese fa, il 26 settembre, il titolo quotava 1,539. Questo significa che nell’arco di 30 giorni il titolo è diminuito del 40,64%. Volendo fare un esempio numerico, non considerano le commissioni della banca, possiamo immaginare di aver investito € 1000,00 il 26/09. Oggi se decidessimo di vendere il titolo otterremo € 593,60, ovvero € 406,40 in meno.

L’ipotesi di raggiugere il primo supporto a 0,8803 è più che concreta, mentre la prima resistenza è fissata a 0,9798. Considerando l’andamento dell’ultimo periodo, il titolo della Vecchia Signora si conferma altamente volatile e non consigliato a tutti. Intanto sabato alle 18:00 la Vecchia Signora giocherà contro l’Empoli. Almeno nel calcio un +3 dovrebbe essere scontato.

Altro importante cambiamento riguarda il libro dei soci. A seguito del CdA del 25 ottobre, è emerso che il fondo inglese Lindsell Train ha aumentato la propria partecipazione azionaria nella Juventus all’11,298%, rispetto al 10% precedente.

Alla chiusura dei mercati la Standard and Poor’s ha reso pubblica la sua decisione sul rating dell’Italia. L’agenzia ha confermato la tripla B (BBB) ma ha abbassato l’outlook: da stabile a negativo. Dopo il declassamento da Moody’s, l’Italia ottiene un ulteriore parere negativo da parte di un’agenzia di rating. Tuttavia la sensazione è che potesse andare decisamente peggio. Il pericolo di un declassamento dei titoli italiani a “junk” (spazzatura), per ora, è sventato.

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