Il reddito di cittadinanza? Dimezzato se possiedi casa

Nuovo colpo di scena sul reddito di cittadinanza in avvio con la legge di bilancio 2019: l'agevolazione potrebbe essere dimezzata se si possiede una casa.

Il reddito di cittadinanza? Dimezzato se possiedi casa

Continuano ad emergere nuovi dettagli in merito alla delicata vicenda del reddito di cittadinanza, il provvedimento che il Governo si appresta ad avviare con la legge di bilancio 2019 e tramite il quale si pone l’obiettivo di riformare e riorganizzare il welfare (andando al contempo a tagliare su misure attualmente in corso e considerate non più necessari).

La discussione in merito all’emolumento sembra accendersi sui dettagli: l’ultima novità in ordine di tempo arriva direttamente dalle dichiarazioni del Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che ha evidenziato un possibile fattore di limitazione. “Se hai un appartamento e chiedi il reddito di cittadinanza, dai 780 euro ti viene stornato il cosiddetto affitto imputato, quindi dai 780 euro dei redditi zero arrivi a circa 400 euro” ha spiegato l’esponente del Governo, parlando quindi di una nuova trattenuta.

Reddito di cittadinanza 2019: altri vincoli 

Nei giorni passati dal Governo sono emersi ulteriori dettagli in merito a come dovrà funzionare il nuovo meccanismo del reddito universale. Innanzitutto servirà poter dimostrare la residenza in Italia per almeno i 10 anni precedenti alla richiesta, mentre dal punto di vista dei requisiti economici si farà ricorso all’ISEE per verificare eventuali redditi assieme alla situazione patrimoniale dell’intero nucleo familiare.

Oltre a ciò, dal punto di vista operativo il reddito dovrà essere speso in Italia. Si ipotizza quindi un meccanismo di erogazione legato alla tessera sanitaria con chip, che permetterà sia l’identificazione certa dell’utilizzatore che il controllo di come verranno spesi i soldi. Non sarà infatti possibile utilizzare il denaro per tutte le tipologie di spesa, ma solo per quelle legate al sostentamento. Un vincolo che non consentirà quindi di utilizzare il reddito di cittadinanza per fare spese voluttuarie, come l’acquisto dell’ultimo modello di televisore al plasma.

Lo stesso meccanismo dovrebbe poi avere una doppia funzione, visto che il Governo punta al rilancio dei consumi interni grazie al giro di affari che si creerà garantendo nuove possibilità di spesa a chi si trova in stato di disagio. Anche per questo ai destinatari che non utilizzeranno tutto il reddito di cittadinanza a disposizione potrebbe essere applicata una trattenuta nella mensilità successiva.

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