Equitalia: rottamazione cartelle. "Potrebbe essere un rischio aderire"

Rottamazione cartelle Equitalia, aderire alla “definizione agevolata” conviene sì o no? Quali sono i rischi? Equitalia ha ricevuto circa 100mila domande di adesione. Sarà realmente una buona occasione per eliminare i debiti con il Fisco?

Equitalia: rottamazione cartelle. "Potrebbe essere un rischio aderire"

Equitalia va alla grande con la rottamazione delle cartelle: in sessanta giorni, infatti, ha registrato circa 2500 domande di adesioni giornaliere. La domanda comune, che tanta gente si pone, è relativa ai reali rischi o conseguenze nell’adesione alla “definizione agevolata”.

Del resto, i rapporti con l’ente sopra indicato non sono stati sempre facili, quando si parla di Equitalia è bene andarci cauti. Infatti, Rocco Guerriero, Presidente CesConsumatori, dichiara: “Attenti alla trappola. Aderire alla rottamazione delle cartelle Equitalia senza un’attenta valutazione potrebbe essere un rischio”.

In particolare, Rocco Guerriero fa riferimento all’articolo 6 del D.L. n. 193/2016 – termini e modalità – per aderire alla “definizione agevolata” relativa ai ruoli esattoriali. Tutti i contribuenti interessanti alla rottamazione delle cartelle Equitalia, in definizione agevolata, avranno tempo fino al 31 marzo per consegnare l’apposita domanda di adesione. Tale domanda potrà essere presentata presso gli sportelli Equitalia o trasmessa attraverso Equiclick o nel portale di Equitalia (gruppoequitalia.it). 

Sarà cura dell’ente di riscossione inviare entro il 31 maggio, ai contribuenti che hanno aderito alla rottamazione delle cartelle, la comunicazione inerente l’indicazione delle somme dovute con le relative scadenze. Chi aderisce alla rottamazione con pagamento in un’unica rata, dovrà pagare entro luglio 2017 mentre, per chi affronterà i pagamenti dilazionati, dovrà assicurarsi di pagare solo 5 rate.

I pagamenti potranno essere effettuati in vari modi: domiciliazione bancaria, tramite il proprio home banking, presso gli uffici postali, nei tabaccai, tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul sito gruppoequitalia.it, con la App Equiclick o direttamente agli sportelli di Equitalia.

Scegliere la “definizione agevolata” conviene oppure o no? La rottamazione delle cartelle Equitalia consente l’estinzione di un debito verso il Fisco, in particolare il contribuente avrà modo di estinguere i ruoli esattoriali senza versare sanzioni e interessi di mora.

Sicuramente è una domanda favorevole per i contribuenti che hanno in sospeso piccoli debiti, o che sono stati condannati ad un giudizio sfavorevole contro Equitalia. Se pur vero che, aderendo alla “definizione agevolata” delle cartelle esattoriali si vedrà un consistente risparmio, resta da considerare che il 70% del debito dovrà essere versato entro novembre 2017.

È importante rammentare che, nel caso di contribuenti con giudizi pendenti contro Equitalia, per aderire alla “rottamazione delle cartelle”, gli stessi dovranno rinunciare ai contenziosi relativi alle cartelle inserite nella domanda. Resta da precisare che, non si pagheranno le sanzioni e gli interessi delle cartelle. Resteranno gli interessi di tardiva iscrizione a ruolo, l’aggio, tutte le spese maturate relative all’avvio di eventuale procedura esecutiva più le spese di notifica.

È bene ricordare che, il vincolo obbligatorio per non perdere la decadenza della rottamazione, resta il pagamento di tutte le rate o l’unica soluzione nei giorni stabiliti dall’ente. Quindi, non è ammessa alcuna forma di ritardato pagamento sia pur di un giorno.  Comunque, se si verificasse un ritardo di pagamento i versamenti effettuati verranno acquisiti da Equitalia a titolo di acconto del debito esattoriale in corso.

Il presidente Rocco Guerriero in tal merito consiglia: “Il contribuente ha tempo fino al 31 marzo per inviare la domanda ed Equitalia avrà tempo fino al 31 maggio per comunicare la somma che andrà pagata. Se il calcolo non sarà conveniente non ci si potrà più tirare indietro. Quindi consiglio di aderire solo se la somma abbattuta è davvero notevole. È fondamentale affidarsi a esperti che faranno prima un calcolo della somma che si andrà realmente ad abbattere”. 

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