Caso Embraco, Ministro Calenda: "C’è una azienda straniera interessata"

Padoan ha dichiarato: 'Se ci sono stati aiuti di Stato, la Commissione UE sia severa'. Vestager: 'Questione seria, valuteremo attentamente. Ma non possiamo pronunciarci prima di capire bene'

Caso Embraco, Ministro Calenda: "C’è una azienda straniera interessata"

Il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ha riferito che Invitalia, l’agenzia del ministero dello Sviluppo che si occupa di attrazione degli investimenti, “in queste ore” a Roma, sta incontrando un gruppo straniero che potrebbe essere interessato alla Embraco, l’azienda brasiliana che ha deciso di licenziare ben 500 persone nel suo stabilimento a Riva di Chieri (Torino).

Lo stesso ministro, a margine di un appuntamento a Varese, ha aggiunto: “Sta andando avanti lo scouting . Incontrerò i sindacati la prossima settimana e fornirò loro gli aggiornamenti”. 

Secondo il Ministro Carlo Calenda, c’è una azienda straniera interessata ad Embraco

Ho molta fiducia nella competenza e obiettività della Vestager. Se ci sono aiuti di Stato, come è possibile, mi aspetto che la commissione prenda severi provvedimenti” perché gli aiuti di Stato “sono una grave violazione del mercato interno“. Queste sono invece le parole espresse dal ministro dell’economia Pier Carlo Padoan in merito al caso Embraco, portato all’attenzione della Commissione Ue, ad Omnibus su La7.

Secondo la commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager, la vicenda di Embraco è “una cosa seria, e la Commissione valuterà se le regole sugli aiuti sono state rispettate, ma non diamo giudizi prima di conoscere i fatti reali”. 

Sul fondo che è stato proposto dal ministro Calenda per limitare gli effetti negativi della delocalizzazione , la commissaria afferma di non aver visto i dettagli, ma che i commissari della UE sono sempre aperti alle idee degli Stati membri. La stessa Vestager ha poi ricordato che non si tratta di una idea completamente nuova, perché a livello europeo già esiste un fondo di aggiustamento alla globalizzazione. 

Nelle prossime settimane la Commissione valuterà attentamente tutti gli elementi di questa spinosa questione e prenderà i provvedimenti più opportuni, in linea con quelle che sono le normative a livello europeo. Centinaia di lavoratori rimangono con il fiato sospeso. 

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