Bonus 600 euro di maggio: ecco quando ci sarà il pagamento e chi potrà percepire fino a 1000 euro

Nelle prossime settimane l’Inps procederà all’accredito della terza tranche del bonus 600 euro: cosa prevede il Decreto Rilancio per l’indennità relativa al mese di maggio 2020.

Bonus 600 euro di maggio: ecco quando ci sarà il pagamento e chi potrà percepire fino a 1000 euro

Dopo il pagamento della seconda tranche del bonus da 600 euro l’Inps si prepara ad avviare i flussi relativi al terzo passaggio, previsto con il decreto rilancio e relativo al mese di maggio 2020. In questo caso, è importante sottolineare che l’importo del beneficio di welfare potrà salire fino a 1000 euro, ma solo in alcuni casi molto specifici delineati dalla legge.

Iniziamo quindi spiegando che l’importo dell’indennità varia in base alla specifica categoria di appartenenza del beneficiario. Allo stesso tempo, per molti lavoratori non sarà necessario inoltrare una nuova domanda, stante che chi ha percepito l’assegno negli scorsi mesi e non rientra nella maggiorazione continuerà a ricevere anche la terza tranche in automatico.

In particolare, si troveranno in quest’ultima situazione coloro che hanno già ricevuto i precedenti pagamenti e che rientrano tra i lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri versanti nel 2019 e un reddito non superiore ai 35mila euro, oltre agli stagionali, agli intermittenti, a coloro che hanno un contratto occasionale e agli incaricati alle vendite a domicilio.

Bonus 1000 euro: i lavoratori che potranno beneficiarne

Per quanto concerne invece il bonus da 1000 euro, la versione maggiorata dell’indennità spetta a tutti i liberi professionisti con partita Iva attiva allo scorso 23/02 regolarmente iscritti alla Gestione Sperata dell’Inps. Allo stesso tempo, i beneficiari non devono risultare iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie (come ad esempio una cassa professionale) e non devono risultare titolari di un assegno di pensione diretto oppure di una pensione d’invalidità.

Infine, per avere diritto alla maggiorazione fino a 1000 euro è necessario anche certificare una perdita del reddito nel secondo bimestre del 2020 corrispondente ad almeno il 33%. L’autocertificazione di tali requisiti richiede l’invio di una nuova domanda all’Inps. Nella misura rientrano anche i titolari di contratti Co.co.co. nel caso di cessazione allo scorso 19 maggio 2020, oltre che i lavoratori stagionali del settore turismo e degli stabilimenti balneari senza contratto che non beneficiano della Naspi.

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