Aperture domenicali: ecco come funzionano le cose nel resto d’Europa

La proposta della maggioranza di rivedere le aperture domenicali di negozi e centri commerciali entro la fine del 2018 continua a far discutere e a dividere gli italiani. Ma come funziona all'estero? Ecco una panoramica delle leggi in vigore nel continente.

Aperture domenicali: ecco come funzionano le cose nel resto d’Europa

Continua a restare molto acceso il dibattito pubblico riguardante le aperture domenicali di negozi e centri commerciali. Il Governo ha manifestato l’intenzione di intervenire al riguardo, offrendo nuovi dettagli su come dovrebbero cambiare le cose con il prossimo aggiornamento normativo. “Ci sarà sempre un posto dove andare a fare la spesa” perché “ci sarà un meccanismo di turnazione per cui resterà aperto il 25% dei negozi, gli altri a turno chiudono”, ha spiegato il leader del M5S Luigi Di Maio.

Insomma, la proposta in corso di definizione sembra voler cercare un equilibrio tra le necessitĂ  dei consumatori nel poter provvedere alle proprie esigenze di spesa durante il fine settimana e quelle di coloro che risultano impiegati nel settore del commercio, che spesso faticano a conciliare i ritmi familiari con gli impegni lavorativi.

Aperture domenicali: come funzionano le cose nel resto d’Europa

D’altra parte, sul punto esistono molte differenze tra i vari Paesi europei. Di questi, circa una quindicina consentono di tenere sempre aperto (un po’ come funziona già oggi in Italia, seppure con piccole differenze operative). Tra questi ci sono molti Paesi scandinavi, come la Svezia, la Danimarca e la Finlandia. Lo stesso avviene in diverse nazioni dell’Europa orientale, oltre che nel Regno Unito.

Le cose cambiano decisamente in Francia ed in Germania, dove sono presenti delle normative piuttosto severe in tema di aperture domenicali. Mentre regimi “misti” sono presenti in Austria, Belgio, Grecia, Malta e Paesi Bassi. In queste regioni, le aperture nei giorni festivi sono infatti fortemente limitate, con maggiore flessibilità per i centri turistici.

Infine, tra i Paesi europei la Spagna presenta invece una soluzione di compromesso rispetto alle due diverse fazioni. Nella penisola iberica la libertà di decidere in tal senso è infatti lasciata alle regioni e comunità autonome, che possono scegliere quante aperture domenicali autorizzare sulla base delle necessità. Un’idea che cerca di accontentare tutti, anche considerando la vocazione turistica del Paese e l’importanza del settore nell’economia generale.

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