Aperture domenicali di negozi e centri commerciali: si riaccende lo scontro tra Governo e opposizione

Sul delicato tema delle aperture domenicali allo shopping è polemica tra maggioranza e opposizione, mentre la vicenda continua a far discutere la pancia del Paese.

Aperture domenicali di negozi e centri commerciali: si riaccende lo scontro tra Governo e opposizione

Torna a riaccendersi lo scontro politico e pubblico riguardante la vicenda dello stop alle aperture domenicali annunciata negli scorsi mesi dal Governo ed inserita tra i provvedimenti di prossima attuazione. L’ultimo episodio della vicenda ha preso luogo a Milano ed in particolare durante un convegno riguardante il lavoro femminile tenutosi presso l’Università Bicocca, al quale era presente il Sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala.

Commentando la proposta di abolire la liberalizzazione voluta da monti nel 2011, con la quale furono eliminati i vincoli su giorni e orari di apertura, il primo cittadino di Milano ha utilizzato parole forti per esprimere la propria contrarietà.
Non vengano a rompere a noi che siamo un modello che funziona con 9 milioni di turisti” ha evidenziato Sala, suggerendo che la questione sul sistema di gestione delle aperture è ormai data per assodato dalla collettività: “se la vogliono fare in provincia di Avellino la facciano, ma a Milano è contro il senso comune”. Un riferimento non casuale, quello al Comune di Avellino, trattandosi della città natale del Ministro del Lavoro Luigi Di Maio.

La replica del Governo e l’intenzione di proseguire con lo stop alle aperture domenicali

Dall’esecutivo non si è fatta però attendere la replica, con la quale è stata confermata innanzitutto l’intenzione di proseguire con l’iniziativa. A rispondere al Sindaco Sala è stato direttamente il Vice Premier Di Maio, evidenziando tramite i social che “per il sindaco di Milano Sala i diritti delle persone sono una rottura” e spiegando che nelle intenzioni del Governo “nessuno vuole chiudere nulla a Milano, né da nessuna altra parte”.

Resta però chiaro che il tema risulta tutt’altro che semplice, soprattutto se affrontato in merito a città come Milano che uniscono alle esigenze di un grande conglomerato urbano anche delle logiche riguardanti la vocazione turistica internazionale. Proprio su questo punto il Comune sta recentemente lavorando per rivedere il “piano territoriale degli orari”, con l’obiettivo di favorire un migliore equilibrio tra gli aspetti lavorativi e quelli familiari della vita dei cittadini. Di sicuro il tema si conferma di grande attualità e continuerà a far discutere molto anche nel prossimo futuro, polarizzando non solo le opinioni politiche ma anche quelle degli italiani.

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