Violentano una dodicenne, presto liberi senza processo

Nell'aprile di quest'anno avevano violentato una ragazzina di appena dodici anni, ma avendo affermato la loro sincera volontà di studiare e lavorare, ora potrebbero essere rilasciati senza alcun processo.

Violentano una dodicenne, presto liberi senza processo

Questa terribile storia ha inizio nell’aprile 2018, quando tre ragazzini violentarono una dodicenne a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli.

Dopo aver consumato la violenza, i ragazzi minacciarono la vittima di mostrare il video di quanto accaduto ai genitori se lei avesse provato a denunciarli o a parlare a qualcuno dell’aggressione avvenuta. La coraggiosa ragazza però, non ha taciuto, e ha portato così i suoi aggressori al tribunale dei minori, ma certo nessuno si sarebbe aspettato questa fine.

I motivi del rilascio

A quasi cinque mesi dall’accaduto, arriva una doccia fredda per la famiglia della vittima che tutt’ora sta pagando per la violenza subita, e che purtroppo porterà le ferite per tutta la vita. Dopo tre mesi di detenzione, i tre violentatori sono stati rilasciati dal tribunale dei minori, poichè hanno espresso la volontà di lavorare e di studiare. 

I violentatori hanno un’età compresa tra i 14 e i 16 anni, ma secondo quanto riporta la “messa in prova” che potrà essere approvata da psicologi e assistenti sociali, se i tre ragazzi si dimostrano volenterosi di lavorare e studiare, non solo possono essere rilasciati senza affrontare alcun processo per quanto fatto, ma non avranno alcun segno che possa ricollegarli a questa vicenda terribile.

Se un atto compiuto contro la legge viene fatto da una personalità in crescita, come in questo caso da giovani, non viene considerata come una scelta di vita deviante, e se i colpevoli si dimostrano sinceramente disposti a migliorare, bisogna concedere loro una seconda opportunità poichè sarà più probabile per loro redimersi essendo ancora delle persone in fase di crescita. Ecco quanto afferma la “messa in prova” che verrà molto probabilmente approvata.

La famiglia della vittima, dopo aver appreso la notizia sconvolgente, ha scelto di trasferirsi nel nord Italia per provare a ricominciare una vita che è ormai stata rovinata.

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