Ventidue operaie rischiano con i loro soldi, acquistando l’azienda per salvarla dalla crisi.

In provincia di Rovigo 22 operaie decidono di rischiare tutto, diventando socie acquistando l'azienda presso la quale lavoravano, entrata in crisi finanziaria.

Ventidue operaie rischiano con i loro soldi, acquistando l’azienda per salvarla dalla crisi.

La Cooperativa Polesana Abbigliamento, sita a Stienta, in provincia di Rovigo, era una delle più importanti dell’altopolesano, ma da qualche anno era entrata in crisi finanziaria, tanto che molte operaie non erano più state impegnate. Così, 22 operaie hanno deciso di prendere la situazione in mano, rischiando i loro soldi, per dare una svolta creando una nuova realtà.

All’inagurazione della nuova cooperativa, Centro Moda Polesano, in molti erano presenti per sostenerle, ed era presente anche l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan che ha dichiarato: “oggi si celebra il coraggio di 22 socie fondatrici che, rischiando tutto, sono riuscite nell’intento di dare continuità lavorativa a loro stesse e agli altri 11 addetti di questa realtà manifatturiera“.

La sfida

Questo è il settimo caso in Veneto in cui gli operai decidono di aderire a cooperative definite wbo, ovvero workers buyout. Ed è il primo caso dove ad aderire all’iniziativa è un gruppo tutto al femminile. 

La presidente del Centro Moda Polesano, Claudia Tosi, ha raccontato tutte le difficoltà che hanno vissuto da quando la vecchia azienda era entrata in crisi e la volontà di cercare delle soluzioni alternative. Non è stato semplice, per esempio, trattenere i vecchi clienti, alcuni dei quali molto prestigiosi, ma anche risolvere i problemi in tempi molto stretti.

In molti hanno voluto mostrare il loro supporto per questa nuova realtà, primo fra tutti il sindaco di Stienta, Enrico Ferrarese, che ha espresso tutto l’affetto dell’intera città nei confronti del Centro Moda Polesano; Adriano Ricci, della Lega Coop veneta, ha voluto sottolineare l’importanza del modello veneto che vede lavorare le persone insieme e concretamente; infine, Dora Iacobelli, della Lega Coop nazionale e presidente delle Pari opportunità, ha dichiarato che questo caso dimostra ancora una volta quanto le donne siano tenaci.

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