USA armano ribelli in Siria con armi pesanti

Gli USA si preparano ad armare i ribelli in Siria con mezzi corazzati ed armi pesanti, allo scopo di aiutarli nella guerra ai terroristi islamici. L'inizio dell'operazione è ufficialmente fissato per il prossimo mese

USA armano ribelli in Siria con armi pesanti

Mentre in Iraq ed in Siria infuria la lotta contro i sanguinari esponenti dello Stato Islamico, l’Occidente sembra ancora titubante riguardo all’abbracciare o meno quella mentalità interventista che ha più volte caratterizzato le strategie di politica estera delle grandi potenze nel secolo scorso, e che anche in questo XXI secolo ha più volte messo in pessima luce molti dei suoi più irriducibili sostenitori. In special modo gli zelanti Stati Uniti, costantemente pronti ad intervenire per sedare quella caldera gigante in subbuglio che è il Medio Oriente, traboccante di prezioso petrolio; sia per meri fattori economici, sia per cercare di arginare i casini creati da loro-e dagli inseparabili amici/nemici russi-pressappoco dall’epoca della fine della Seconda Guerra Mondiale in poi. Tuttavia la situazione stavolta appare effettivamente critica, e non c’è alcun bisogno di inventarsi armi di distruzione di massa per autoprodursi argomentazioni valide a considerare il ricorso ad azioni militari.

Per questa ragione, mentre continua il dibattito “intervento sì/intervento no” (terreno di caccia fertilissimo per alcuni demagogisti politici che passano più tempo in televisione che nel Parlamento europeo, e che lasciamo tranquillamente a loro appannaggio), il Pentagono si sta impegnando a pianificare l’armamento dei ribelli in Siria. E’ questa l’indiscrezione che trapela dalle colonne del New York Post, che riferisce come gli Stati Uniti d’America stiano pianificando l’invio di automezzi ed attrezzatura high tech da destinarsi ai ribelli siriani, allo scopo di aiutare questi ultimi nella loro disperata azione di resistenza contro le forze dell’Isis. Il Pentagono fornirà ai combattenti dei pickups corazzati Toyota HiLux dotati di mitragliatrici, insieme a dispositivi radio e GPS che saranno d’ausilio ai piloti dei bombardieri americani nell’identificazione degli obiettivi militari.

Ai ribelli saranno consegnati anche mortai e sofisticate armi anticarro, ribadisce il Wall Street Journal, in un complesso progetto di supporto alle forze ribelli siriane che prevede, oltre ai rifornimenti d’armi e mezzi, anche un impegno in prima persona dell’esercito americano nell’opera di addestramento dei guerriglieri. Il piano d’aiuto ai combattenti locali in Siria, costantemente impegnati a fronteggiare gli estremisti islamici, è stato ufficialmente svelato nella giornata di ieri, e l’inizio delle operazioni è previsto per il mese prossimo.

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