Il traghetto Janas della Tirrenia collega Cagliari con Napoli e ieri il suo viaggio è stato un incubo. La nave è stata presa in ostaggio da circa cinquanta extracomunitari che erano stati fatti salire con in tasca un decreto di espulsione.
Una volta a bordo, hanno scatenato un vero e proprio inferno. Il gruppo di immigrati, salito serenamente a bordo, non aveva proprio fatto pensare ad una rivolta. Un ordine del questore aveva loro chiesto di lasciare il territorio italiano ed avevano fatto credere di andarsene tranquillamente.
Lungo il viaggio, invece, le sale e le cabine sono state letteralmente devastate, mentre tutti gli altri passeggeri si son ritrovati in balia di una banda improvvisata ed in rivolta. Le cuccette, nei piani della nave, sono state prese d’assalto. Fortunatamente le cabine chiuse, nonostante il tentativo di forzarne l’apertura, non hanno ceduto alla loro irruenza, mentre quelle aperte sono state devastate. Non sono stati risparmiati furti e molestie nei confronti delle persone che si trovavano di fronte agli immigrati espulsi.
Il comandante del traghetto è riuscito ad informare la polizia di quanto stava accadendo a bordo della nave prima di giungere al porto di destinazione. Così gli agenti della questura napoletana, all’arrivo del traghetto Janas, sono potuti salire a bordo e verificare con immediatezza l’accaduto. Per i cinquanta immigrati resta un fermo e l’attensa di un provvedimento.
La Compagnia Tirrenia ha rilasciato questa testimonianza: “Il passaggio nave del gruppo è stato effettuato secondo le procedure previste dalla legge, implementate dalle autorità di sicurezza di Cagliari. La Compagnia, come sempre in questi casi, ha destinato ai passeggeri stranieri un’area della nave, non essendo il gruppo accompagnato dalle forze di polizia. Contrariamente a quanto avvenuto in passato”.
Il gruppo ha approfittato della situazione creando non pochi problemi e tensioni a bordo in particolare per tutti gli altri passeggeri.