Martino Scialpi e quel maledetto ’13’ al Totocalcio

Il signor Martino Scialpi lotta dal 1981 per riscuotere la vincita del suo '13' al Totocalcio.

Martino Scialpi e quel maledetto ’13’ al Totocalcio

Nessuno in Italia come il signor Martino Scialpi avrà mai maledetto quel giorno in cui fece ’13’ al Totocalcio. Quel giorno, il 1° novembre 1981, un giovane venditore ambulante tarantino si era illuso di aver cambiato la sua vita grazie a quella schedina vincente. Ma a partire da quella prima domenica di novembre di 33 anni fa iniziò un lungo tira e molla fra lui e il Coni per la riscossione della vincita. Duello, quello fra il Coni e Martino Scialpi, che non si è ancora concluso del tutto ma che è ormai alle battute finali.

La lotta di Martino Scialpi, che ha passato tantissimi anni nelle aule dei tribunali, dovrebbe concludersi in maniera vittoriosa dopo 33 anni. Oggi Martino è a un passo dal dire definitivamente di aver vinto il duello e si augura di poter incassare quella vincita a tanti zeri che lo aveva riempito di gioia nell’autunno del 1981. Il 4 novembre di quest’anno ci sarà un’altra udienza al tribunale di Roma contro gli avvocati del Coni che sono ora indagati per aver creato falsa documentazione nel processo civile contro il signor Scialpi.

Il nodo di tutta questa vicenda intricata che vede come involontario protagonista il tarantino Martino Scialpi è legato alla matrice della schedina giocata 33 anni fa dal venditore ambulante. Secondo quanto sostiene il Coni, quel tagliandino che certifica l’effettiva giocata della schedina non è mai arrivato all’archivio della commissione del Totocalcio di Bari.
Pare, però, che non si tratti di un mero errore di trasmissione dei dati dalla ricevitoria all’archivio di Bari ma che ci sia qualcosa di ben più importante dietro a questa incresciosa vicenda. Secondo la difesa del Coni la ricevitoria dove il signor Scialpi aveva giocato la sua schedina vincente non aveva la concessione per il gioco del Totocalcio. Il motivo, secondo il Coni, sta nel fatto che quella ricevitoria era stata venduta a un nuovo acquirente e che per tale motivo era stata revocata la licenza per vendere le schedine del Totocalcio.
Oltre al danno per il signor Martino Scialpi arrivò anche la beffa perchè da quel momento venne anche accusato di truffa e falso. Una sentenza del tribunale di Taranto nel 1987, sei anni dopo la vincita al Totocalcio, accertò l’autenticità della schedina e dunque della sua vincita. Ma ancora oggi a 33 anni di distanza i soldi non sono ancora arrivati nelle tasche del signor Martino.

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