Torino, morto per TSO: condannati tre agenti della municipale e uno psichiatra

Il pm iscrive nel registro tre vigili e il medico che mercoledì hanno ricoverato Andrea Soldi, 45enne affetto da schizofrenia, caricandolo in ambulanza. Arriverà al Maria Vittoria già in arresto cardiaco. "Gli stringevano il collo, aveva la lingua di fuori".

Torino, morto per TSO: condannati tre agenti della municipale e uno psichiatra

I tre agenti della municipale e il medico che avevano ricoverato Andrea Soldi di 45 anni, malato psichiatrico morto in ambulanza mentre lo trasportavano al nosocomio, sono stati condannati a un anno e otto mesi di carcere. La pena è stata più alta di quella chiesta dalla procura.

Per i quattro accusati di omicidio colposo, il sostituto procuratore aveva chiesto una pena di un anno e mezzo, ma il giudice ha deciso di fargli scontare due mesi in più.
Quel 5 agosto del 2015, Andrea era seduto su una panchina, la solita panchina in piazza Umbria dove soleva sedersi.

Da mesi, però, si rifiutava di prendere i farmaci che gli erano stati prescritti per il suo disturbo, la schizofrenia paranoide. Per questo motivo era stato richiesto da tempo un TSO – trattamento sanitario obbligatorio – che prevedeva il ricovero in nosocomio dove avrebbe dovuto ricominciare le cure.

Andrea, però, non collaborava – forse perchè in preda ad una crisi paranoica – così gli agenti hanno dovuto forzare la procedura per il trasporto in ambulanza: il 45enne è stato preso però con un’eccessiva forza dai tre agenti, uno dei quali lo ha stretto al petto. Poi Andrea è stato ammanettato con le mani dietro la schiena e caricato su una barella a pancia in giù. Durante il trasporto in ospedale Andrea – che era anche sovrappeso – non riusciva a respirare bene per la posizione in cui stava e né il medico, né gli agenti si adoperarono per risolvere la situazione, nonostante l’infermiera avesse chiesto per tre volte di togliergli le manette.

Il medico si è sempre scusato esprimendo il suo immenso dispiacere per quanto accaduto, mentre alla famiglia di Andrea non sono mai pervenute le scuse da parte dei tre agenti, che sono stati sempre arroganti, prima e durante il processo.

Nei confronti dei quattro imputati la pena è stata però sospesa e, come stabilito dal giudice, non sarà citata nel casellario; i quattro, però, dovranno pagare una provvisionale immediatamente esecutiva di 220mila euro al padre e 75mila alla sorella della vittima. Si medita da parte dei loro avvocati un ricorso in appello.

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