Torino, mamma si suicida dopo aver accoltellato il figlio di 7 anni

Ennesima tragedia familiare a Torino. Il bimbo, di pochi anni, sembra sia stato ferito in modo grave, anche se non è in pericolo di vita. La donna, invece, si è lanciata dal balcone, e non ce l'ha fatta.

Torino, mamma si suicida dopo aver accoltellato il figlio di 7 anni

Non si può capire cosa possa spingere una mamma di 34 anni a infliggere una coltellata al figlio di 7, ferendolo in modo non grave, e poi a decidere di farla finita, lanciandosi dal balcone di casa. 

Il bimbo, al moment, è in sala operatoria, all’ospedale Regina Margherita di Torino, in prognosi riservata: è arrivato in ospedale con “ferite penetranti all’addome e al torace” e “alcune ferite alle mani”, come se avesse tentato di difendersi.

Le condizioni del piccolo sono ritenute gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita. In questi momenti, la polizia sta ascoltando il padre. Secondo le testimonianze di alcuni vicini di casa, la coppia, lei albanese e lui italiano, si era lasciata. La donna, che dalle prima informazioni emerse sembrava soffrire anche di problemi di depressione, ed era seguita dai servizi sociali, non sembrava volersi rassegnare alla fine della loro storia.

Una volta deciso di concludere la loro relazione, si sono susseguite infinite denunce, e illazioni di vario genere. L’ultima, a quanto pare per stalking, era stata presentata dalla nuova compagna dell’uomo. 

La donna era tornata a Torino non da molto, dopo aver trascorso un periodo a Marsiglia, a casa di una sorella. I vicini, che non vogliono apparire con nomi, testimoniano la difficile situazione che la donna affrontava giornalmente. Spesso, la sentivano lamentarsi e minacciare di buttarsi, con testuali parole: mi butto, mi butto. Nessuno, però, si aspettava che questo insano gesto venisse realmente realizzato. Con l’atroce aggiunta di una innaturale violenza perpetrata contro il figlio.

Tutti rimangono basiti e attoniti davanti a tanto dolore e disperazione. Con l’angoscia di non aver fatto abbastanza, o di non aver considerato la situazione abbastanza grave da denunciarla agli organi competenti. Ora, rimane tanto dolore e disperazione per una vicenda che non potrà certo essere dimenticata facilmente. In tanti, forse, rimarranno con l’amaro in bocca, e rimorsi nel cuore.

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