Torino, lanciafiamme artigianale per spaventare i passanti: denunciati cinque ragazzi

Passavano tra le auto con una bomboletta lanciafiamme spaventando la gente. Decine di chiamate a carabinieri e vigili. Rintracciati e denunciati cinque giovani.

Torino, lanciafiamme artigianale per spaventare i passanti: denunciati cinque ragazzi

Il Carnevale è finito, ma ancora c’è chi si diverte a spaventare la gente con brutti scherzi e bravate. Cinque ragazzi, non più proprio giovanissimi perché tutti tra i 20 e i 25 anni,hanno inventato un’arma, del tutto artigianale, per divertirsi a spaventare la gente: un lanciafiamme.

Il lanciafiamme era formato da una semplice bomboletta spray, il cui gas veniva acceso al momento opportuno con un accendino. Niente altro. In molti, però, vedendo la fiamma, ed essendo passato da qualche giorno il Carnevale, hanno pensato soltanto a un’arma, quindi di essere in pericolo, non a una nuova trovata per divertirsi o a uno scherzo di tanto cattivo gusto. 

Siamo a Torino e, dalle testimonianze di molte persone, pare che i giovani abbiano girato per diverse vie della città, e che non si siano fermati in un parcheggio o in una sola via della città. Una foto li ritrae mentre si trovavano in corso Vittorio Emanuele, all’angolo di corso Massimo d’Azeglio. 

L’allarmare è stato dato dai passanti e dagli automobilisti, ma una volta rintracciai i cinque giovani, tutti di origine egiziana, le forze dell’ordine si sono rese conto che “sparavano” le fiamme a vuoto, in mezzo alle auto, mai contro qualcuno. Dalle prime indagini pare anche che nessuna automobile abbia subito danni. Una vera e propria ragazzata, in conclusione.

Rimane il problema delle decine di segnalazioni con il dovuto intervento dei vigili e dei carabinieri che sono corsi in strada, sulle tracce dei giovani. Verso le 19 di ieri, venerdì 16, la polizia municipale è riuscita a localizzarli e a fermarli in corso Belgio: si trovavano tutti e cinque a bordo della Fiat Stilo di loro proprietà. Tutti i documenti erano in ordine. Al magistrato di turno non è rimasto altro che denunciarli per aver procurato l’allarme e per “gettito di cose pericolose”.

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