Torino: il giudice toglie definitivamente la bimba ai genitori-nonni

La piccola era stata tolta ai coniugi, 75 anni lui e 63 lei, di Casale Monferrato - nel 2010 - a causa di una denuncia per abbandono poi rivelatasi infondata.

Torino: il giudice toglie definitivamente la bimba ai genitori-nonni

La Corte d’Appello di Torino ha confermato lo stato di adottabilità della bimba che era stata sottratta alla coppia di genitori di Casale Monferrato (75 anni lui, 63 lei) poco tempo dopo la nascita.

Il ricorso presentato dalla coppia è stato respinto e la bambina rimarrà con la famiglia adottiva. Il capitolo giudiziario si era aperto nel 2010, la Corte d’Appello di Torino ha accolto la tesi del procuratore sentenziando che la bambina è adottabile perchè, anche se l’abbandono non è una loro colpa, oramai il rapporto non è più risanabile. L’avvocato della coppia, Adriana Boscagli, vuole impugnare il provvedimento.

Nel 2013, la Corte d’appello civile aveva confermato il giudizio del tribunale, la bimba era stata data in adozione e sottratta definitivamente alla coppia. Mentre i Deambrosis, durante gli anni, cercavano di riaverla con sè lottando in tribunale, la figlia cresceva con altri genitori ed il provvedimento giudiziario per l’adottabilità era stato avviato.

La Cassazione, in un primo momento, avevano ritenuto valide le motivazioni dei giudici torinesi togliendo la piccola per l’originaria accusa di abbandono da parte del papà, assolto in tutti e tre i gradi di giudizio perché di sette minuti di “abbandono” si era trattato. La bimba era stata lasciata in auto davanti a casa, sette minuti, monitorata, per andare a scaldare il biberon.

L’avvocato Adriana Boscaglia, grazie alla Suprema Corte, aveva ottenenuto nel 2016 il ribaltamento della sentenza. Secondo i giudici, che avevano disposto il nuovo processo d’appello, tutte le sentenze precedenti avevano un giudizio pregiudizievole riguardo all’età di Luigi e Gabriella: quando è nata la figlia, avevano rispettivamente 69 e 57 anni.

In ospedale, dopo il parto, si dice che fossero stati allertati i servizi sociali per la questione dell’età. La legge non prevede limiti d’età per avere figli, quindi le motivazioni della Corte d’appello non potranno tenere conto né dell’età avanzata dei due genitori, né della vicenda di “abbandono” inesistente.

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