Torino, autista Uber investe 4 tassisti: “Mi volevano aggredire”

Incidente a Torino, dove un autista Uber ha investito quattro tassisti nel quartiere di San Salvario: "Volevano aggredirmi, sono scappato" dice l'autista. Federico Rolando, portavoce tassisti torinesi: "Questo è quello che succede quando si permette di lavorare nell'illegalità"

Torino, autista Uber investe 4 tassisti: “Mi volevano aggredire”

Qualcuno di voi avrà letto, nei giorni scorsi, del blocco dell’app di UberPop da parte del Tribunale di Milano, dopo la denuncia del sindacato dei tassisti, che accusavano di “concorrenza sleale” l’azienda americana, che in sostanza rendeva autisti tutti coloro che fossero in possesso di alcuni requisiti basilari, in barba alla costosa licenza e ai pressanti controlli che devono subire i tassisti da parte dello Stato. Era questa, in sostanza, l’accusa dei tassisti italiani, anche se l’app, già dal giorno dopo la sentenza, ha continuato a funzionare, visto che l’UBER ha 15 giorni per adeguarsi al provvedimento, e solo a partire dai giorni successivi dovrà pagare 20mila euro per ogni giorno di ritardo.

La tensione tra autisti di Uber e tassisti, intanto, sta salendo davvero alle stelle, con le continue accuse reciproche che stanno mettendo in seria difficoltà lo svolgimento delle rispettive autorità. Quello che è successo stanotte a Torino, però, sembra davvero aver segnato un punto di non ritorno. A San Salvario, nel cuore della movida torinese, un autista Uber avrebbe investito quattro tassisti, ora ricoverati in ospedale con una prognosi di 10 giorni.

Discordanti, ovviamente, le versioni dei fatti. Secondo l’autista Uber, infatti, “Mi hanno minacciato, volevano aggredirmi. L’episodio è avvenuto poco dopo le 4 di notte, all’angolo tra corso Massimo D’Azeglio e corso Marconi, e secondo l’autista i quattro uomini lo avrebbero accerchiato mentre faceva salire a bordo una signora. Preso dalla paura, l’autista ha accelerato ed è scappato, denunciando poi l’accaduto in Questura.

Diametralmente opposta, invece, la versione dei tassisti. Federico Rolando, portavoce dei tassisti torinesi, afferma: “I colleghi stavano attraversando la strada, non avevano ancora preso servizio quando sono stati investiti. Uno di loro è rimasto agganciato all’auto e stato trascinato per alcuni metri. Nessuno lo ha aggredito. Fatti come questo accadono perché una società illude le persone di avere un lavoro, mentre il governo nasconde la testa sotto la sabbia come gli struzzi e permette a qualcuno di lavorare nella completa illegalità. Saranno le indagini, comunque, a fare chiarezza sull’accaduto.

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