Era l’agosto 2014 quando si sono perse le tracce del 28enne Daniele Taddei, allontanato da caso all’interno della sua Nissan Micra grigia, e sparito nel nulla. Una ricerca durata per giorni, che si è conclusa poi con un’archiviazione del caso ed il disappunto ed il dispiacere dei familiari. Il ritrovamento del giovane è avvenuto nel punto di sparizione, sotto al ponte del Salinello, a Teramo.
Non è ancora stata confermata l’identità poichè non è stata ancora fatta l’analisi scientifica sui resti ritrovati, ma tutto lascia supporre che si tratti proprio del 28enne scomparso quattro anni fa. Secondo quanto è stato riportato nel primo sopraluogo, la vittima potrebbe essere morta sul colpo a causa dell’incidente che ha portato la vettura fuori strada: gli airbag erano infatti aperti.
Dalla scomparsa al ritrovamento
Sin dalla scomparsa del 28enne, le cose sono sembrate strane. Inizialmente era circolata una voce che il giovane si fosse allontanato spontaneamente a causa di un amore non corrisposto. Un testimone ha anche affermato di averlo visto con una bottiglia di alcol in mano mentre saliva sulla sua automobile, ma del ragazzo o della macchina non si trovavano più segni. I familiari di Daniele non hanno voluto perdere le speranze fino al suo ritrovamento e all’archiviazione.
All’epoca della scomparsa di Daniele, i familiari si erano anche rivolti alla trasmissione Chi l’ha visto?, che ha fatto circolare le foto del giovane ed un appello disperato dei genitori.
A ritrovare il corpo che si pensa possa appartenere a Daniele Taddei, un cacciatore della zona che era andato a recuperare i cani corsi lontano per inseguire una volpe. Immerso nella natura, l’uomo ha fatto il ritrovamento dell’auto con all’interno un corpo ormai ridotto ad ossa. Il cacciatore ha così chiamato le Forze dell’Ordine che sono giunte sul posto iniziando gli accertamenti del caso.