Strage di Erba, forse la revisione del processo

Sembra una beffa, ma non lo è affatto. Gli avvocati della difesa dei due coniugi killer, Olindo e Rosa, richiedono una revisione del processo che li ha ritenuti colpevoli dell'omicidio di 4 persone.

Strage di Erba, forse la revisione del processo

Era l’11 dicembre del 2006 quando, in un tranquillo condominio della città di Erba, provincia di Como, nonna, figlia e nipote di pochi anni, nonchè una vicina di casa rimasero uccisi. Per questo omicidio, dopo mesi di indagini, finivano in carcere i coniugi Rosa e Olindo.

Olindo Romano e Rosa Bazzi hanno confessato e ammesso di essere loro gli autori della strage di Erba. Il pluriomicidio avvenne in una fredda notte di dicembre, qualche settimana prima delle feste natalizie. Alla fine del processo, i due coniugi-killer furono condannati all’ergastolo ed ora, a distanza di dieci anni, i loro legali richiedono la revisione del processo, tentendo di dimostrare la loro innocenza.

La nuova strategia difensiva di Olindo e Rosa muove dalla presenza di alcune prove, che sono state considerate dalla difesa non sufficientemente prese in considerazione in sede giudiziale durante il processo che coinvolse 4 condomini della residenza di via Diaz, in cui morì anche un bambino di appena 4 anni, mentre una quinta persona rimase gravemente ferita.

Per la difesa è una nuova prova, mentre sembrerebbe che la stessa sia stata già acquisita, ma non esaminata. Si tratta di un ciuffo di capelli ritrovati sull’abito del piccolo bambino di 4 anni che, nonostante il lungo tempo trascorso, forse con le moderne tecnologie forensi potrebbero ancora essere analizzati.

Gli avvocati della difesa hanno quindi presentato una richiesta di incidente probatorio presso la Corte d’Appello di Brescia nella speranza di una evidente revisione del processo. Tra i periti di parte ci sarà anche la dottoressa Sara Gino, la genetista di parte di un altro super imputato, ovvero Massimo Bossetti, coinvolto nel processo per l’omicidio di Yara Gambirasio.

In base alle nuove strumentazioni di analisi di genetica forense, si potrebbe quindi riaprire un processo, una pagina per molti dolorosissima, che potrebbe aprire nuovi scenari o – peggio ancora – rivedere in libertà Olindo e Rosa.

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