Starbucks a Milano apre da poco e ha già ricevuto una denuncia

Il locale di Starbucks aperto a Milano pochi giorni fa si è già subito una denuncia a causa dei prezzi troppo elevati dei caffé e del cappuccino in quanto i prezzi vanno a 1.80 a 4.50 euro.

Starbucks a Milano apre da poco e ha già ricevuto una denuncia

L’apertura di Starbucks a Milano è tra le notizie più virali degli ultimi giorni perché si trattava di un evento molto atteso in quanto è una delle catene di negozi di caffé più famose al mondo. Tuttavia, come ogni argomento di tendenza, crea delle discussioni sia a favore che contro. Ha iniziato Salvini, che ha disprezzato il fatto che le persone abbiano fatto 2 ore di fila solo per bere un caffé, che tra l’altro costa pure molto. 

Le lamentele però, hanno comunque tenuto alto l’interesse dei clienti che, nonostante i prezzi alti, hanno fatto registrare sempre il pienone. Proprio per i prezzi, e dopo pochi giorni dall’inaugurazione ufficiale a Milano, Starbucks si è già beccato la prima denuncia. Ricordiamo che l’inaugurazione è stata fatta il 7 settembre, dunque appena 3 giorni fa.

La denuncia a Starbucks a Milano

Lo store di Starbucks, che si trova nell’ex palazzo delle Poste, in piazza Cordusio, è stato preso d’assalto dai clienti che da giorni si mettono in coda fin dalle prime ore del mattino. La denuncia arriva direttamente dall’Antitrust, a causa dei prezzi troppo alti.

Ad esempio il classico espresso costa 1.80 euro, e si arriva al caffé americano che costa addirittura 4.50 euro, come un cappuccino. Il listino prezzi ciò non è piaciuto al Codacons che ha preferito fare un esposto. 

La nota esposta riporta testuali parole: “Un espresso 1,80 euro, 4,50 per un cappuccino. Non sono i prezzi di un bar di lusso in pieno centro storico ma quelli proposti da Starbucks per il suo primo punto vendita italiano, nel cuore di Milano. Si tratta di tariffe fuori mercato che possono rappresentare un danno per gli utenti italiani che vogliono provare l’esperienza di consumare un caffè da Starbucks e devono sottostare a listini decisamente elevati“.

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