Secondo Papa Francesco, il sindacato è credibile quando è profetico

La Cisl riunita a Roma per il XVIII congresso nazionale, incontra il Papa che ha parlato del compito profetico del sindacato, dell'economia sociale di mercato.

Secondo Papa Francesco, il sindacato è credibile quando è profetico

Le ‘pensioni d’oro’ sono un’offesa al lavoro non meno grave delle pensioni troppo povere, perché fanno sì che le diseguaglianze del tempo del lavoro diventino perenni”. Così si è espresso il Papa nell’udienza ai delegati della Cisl, che con il segretario generale, la signora Furlan, sono stati ricevuti nell’aula Paolo VI, in Vaticano, questa mattina alle ore 9.00.

La Cisl è riunita in questi giorni per il XVIII congresso nazionale, dal tema “Per la persona, per il lavoro“. Papa Bergoglio ha manifestato l’urgenza di un nuovo patto sociale per il lavoro, in grado di ridurre le ore lavorative a che è più anziano,  in modo da creare posti di lavoro ai giovani che hanno il diritto oltre che il dovere di lavorare.
Il Papa avrebbe aggiunto anche che “è una società stolta e miope quella che costringe gli anziani a lavorare troppo a lungo e obbliga una intera generazione di giovani a non lavorare quando dovrebbero farlo per loro e per tutti”.

Il Pontefice arriva addirittura a definirlo “un peccato grave“. Quando parliamo di economia pensiamo sempre all’economia di mercato, mentre, come Giovanni Paolo II ha insegnato, si dovrebbe parlare di economia sociale di mercato. Papa Francesco ha osservato che il capitalismo odierno non è in grado di comprendere il valore del sindacato, perché non ricorda più la natura sociale dell’economia, il valore dell’impresa, della vita stessa, dei legami, dei patti. Il sindacato – secondo il Papa – non lotta più in loco per i ‘diritti del non ancora‘, ossia nelle periferie esistenziali e forse per questo ha perso di significato per la gente.

Come dimostra anche la grande tradizione della Cisl, il movimento sindacale ha le sue grandi stagioni quando è profezia”. Ma se si rende simile alle istituzioni e ai poteri, prestando il fianco invece di criticarli, allora  perde la sua natura profetica e la sua efficacia. Un forte applauso è stata la risposta dei presenti alle parole del Papa.

Nel ringraziare i delegati della Cisl ha loro augurato la conversione, ossia nel loro lavoro, possano “fare un passo in meglio”. Dopo il nuovo applauso, il Papa ha chiesto una preghiera per sè, perché anch’egli possa convertirsi nel suo lavoro e fare un passo in più.

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