Savona, madre vende rene online: "I miei figli devono mangiare"

Ha fatto scalpore sui social network la vicenda di Melinda K., una madre che stando a quanto riporta il quotidiano Il Secolo XIX, ha messo in vendita un rene per la cifra di 100.000 euro.

Savona, madre vende rene online: "I miei figli devono mangiare"

Voleva vendere un rene per pagare da mangiare ai suoi bambini, e per questo è finita al centro di un’inchiesta dei carabinieri e dei servizi sociali. La storia è quella di Melinda K., una donna di origini rumene ma residente in provincia di Savona la quale, visto lo stato di povertà in cui versava, ha pensato di mettere un annuncio online dichiarandosi disposta a vendere un rene per tirare avanti.

La vicenda è stata raccontata dal quotidiano Il Secolo XIX, dov’è stato specificato che Melinda abbia deciso di vendere un rene per il prezzo di 100.000 euro, utilizzando il portale di e-commerce Shpock. L’annuncio – raggelante – recitava: “Vendita urgentemente un rené grupo01 rh Positiva aspetto urgentemente chi a bisogno telefonicamente“.

vendita rene 2

Una disperata richiesta d’aiuto la cui valenza soprassede decisamente i virtuosismi grammaticali, rendendo lampante ed immediatamente percepibile a livello emotivo quanto l’autrice dell’annuncio potesse essere angosciata nel momento del suo inserto. Fatto sta che la cosa è stata segnalata ai carabinieri, i quali hanno prontamente avviato un’indagine per capire se si trattasse di uno scherzo di cattivo gusto.

Frattanto il quotidiano ligure ha provveduto a contattare telefonicamente Melinda, la quale ha risposto personalmente al telefono confermando la sua volontà di vendere un rene, e raccontando contestualmente i motivi che l’hanno spinta ad un gesto così drammatico: “Ho messo io l’annuncio, vendo un rene per centomila euro. Abbiamo bisogno di soldi, siamo in difficoltà“.

Stando a quanto riferito dalla donna, madre di tre figli, la sua situazione economica è talmente disastrata da averla spinta a mettere un organo in vendita pur di assicurare un futuro ai propri bambini. Ad ogni modo, Il Secolo XIX ha spiegato che la telefonata è stata poi interrotta dal marito di Melinda, il quale ha chiesto di rispettare la privacy della sua famiglia.

Una richiesta che tuttavia verrà disattesa, con ogni probabilità: i carabinieri ed i servizi sociali si sono infatti già messi all’opera per andare a fondo di questa ennesima storia di degrado e povertà, e capire se sussistano i presupposti per un intervento.

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