Roma: la bara si spezza in due prima di entrare in Chiesa

Appena 23 enne, seppellire il proprio padre, non è facile ma se quello che ne viene fuori è ancora più assurdo, diventa tutto una sorta di incubo. La bara giunge all'atrio della chiesa e quando viene sollevata dagli amici si spezza

Roma: la bara si spezza in due prima di entrare in Chiesa

Se non fosse per il motivo che sia successo per davvero, sarebbe una storia incredibile, irreale, eppure, succedono anche queste cose. La storia riguarda una giovane ragazza di appena 23 anni, che è costretta a subire un funerale shock.

Appena 23 enne seppellire il proprio padre non è facile, ma se quello che ne viene fuori è ancora più assurdo, diventa tutto una sorta di incubo. Il signor Sebastianelli muore giovane e già questo basterebbe a farlo diventare un brutto scherzo del destino. Alla sua morte, lascia solo la giovane figlia, che, con estrema fatica, prova a racimolare il denaro per il funerale. Si rivolge al servizio pubblico di Ama, di Roma Capitale, per far avere nonostante i pochi soldi a disposizione un funerale al padre. La giovane si presenta negli uffici di Ama, chiarendo sin da subito che, Sebastianelli era il classico “omone” come si dice a Roma, pesava quasi 120 Kg per 1 metro e 80 di altezza. Non proprio un peso piuma insomma.

Specificando questa cosa, la figlia richiede per il padre una bara “rinforzata”, pagando in tutto per il funerale e per il “rinforzo” circa 2300 euro. Quello che succede dopo ha dell’incredibile. La bara giunge all’atrio della chiesa e quando viene sollevata dagli amici, in pratica, si spezza letteralmente in due. Ovviamente, lo shock è immenso, ma il funerale deve andare avanti e cosi, grazie ad un lenzuolo che la ricopre, la bara viene portata all’interno della Chiesa.

Ovviamente, la giovane Sebastianelli fa immediatamente causa all’Ama, poichè erano stati avvertiti del peso eccessivo del padre, tanto che era stata richiesta specificatamente una bara rinforzata e per questo era stato addirittura pagato un supplemento. Nonostante questo, tutti i presenti al funerale, figlia compresa, hanno dovuto subire questo “scempio”, hanno dovuto vedere davanti agli occhi una immagine che difficilmente potranno dimenticare.

Ora, non resta che vedere cosa decideranno i giudici, se condanneranno la società Ama per quello che è avvenuto, anche se, ovviamente, nessun risarcimento potrà far dimenticare la terribile scena alla povera figlia, che ha dovuto subire la morte del padre per ben due volte. Non resta che attendere se ci sarà giustizia.

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