Riccardo Muci, il poliziotto eroe nell’incendio di Bologna

Il poliziotto in servizio nell'area dell'incidente che ha causato un morto e 68 feriti, ora si trova in ospedale a Cesena, nel reparto grandi ustionati. Il premier Giuseppe Conte gli ha fatto visita.

Riccardo Muci, il poliziotto eroe nell’incendio di Bologna

Durante i primi minuti, subito dopo l’esplosione che nel primo pomeriggio di ieri, 6 agosto 2018, ha causato il grave incendio a Bologna, provocando un morto e 68 feriti, in prima linea c’era anche Riccardo Muci, un giovane poliziotto, originario di Copertino, in provincia di Lecce.

Riccardo Muci, 31 anni e tanto coraggio, si è trovato in servizio a Bologna, subito dopo l’incidente. Qui doveva bloccare e deviare il traffico in modo da evitare che le fiamme coinvolgessero altre persone. Fedele al proprio compito oltre il possibile, è rimasto ferito: “ustionato alla schiena in seguito alla forte esplosione e alla deflagrazione che è seguita“, come si legge in ilmessaggero.it, che pubblica anche una foto che lo ritrae mentre il premier Giuseppe Conte gli fa visita stringendogli la mano.

Il giovane poliziotto reagisce alla visita del premier sorridendo, ma sa bene quale rischio abbia corso la sua fedeltà al servizio. A proteggerlo ieri, inizialmente, è stata la maglietta che, seppur ignifuga, a contatto con le fiamme si è presto liquefatta. Ora è ricoverato nel reparto grandi ustionati dell’ospedale “Bufalini” di Cesena, ove le sue ustioni sono state definite di secondo grado

Mucci è stato tra i primi ad intervenire appena accaduto l’incidente: un’autocisterna che trasportava gpl sul viadotto che passa sopra la via Emilia a Borgo Panigale, nella zona occidentale di Bologna, si è incendiato, con l’autista che è morto tra le fiamme. Fermo al suo posto, il “poliziotto eroe“, come è stato definito dalla stampa, stava bloccando e deviando il traffico che era diretto sotto il viadotto, poi crollato.

Le condizioni di Riccardo Muci sono stabili, è ben fasciato per le ustioni, e lo stato di salute non desta preoccupazione. È sereno come mostra la foto postata dal premier Giuseppe Conte, nel proprio profilo Instagram. Nella simbolica stretta di mano – Muci ha libere solo le dita -, c’è il grazie di tutti al coraggio del giovane poliziotto.

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