Referendum, Piero Pelù denuncia: "matita cancellabile"

Il cantante Piero Pelù ha denunciato pubblicamente il fatto che la matita, utilizzata per la votazione al referendum, era incomprensibilmente cancellabile. Analoghe segnalazioni sono emerse in altre parti d'Italia, ma il Viminale tranquillizza.

Referendum, Piero Pelù denuncia: "matita cancellabile"

Il cantante Piero Pelù ha postato, sul noto social network di condivisione Facebook, la foto che ritrae – in breve – la sua contestazione al presidente del seggio elettorale, per aver rinvenuto in cabina elettorale una matita cancellabile.

A chi di noi elettori – almeno una volta nella lunga vita elettorale – messo davanti ad una di quelle matite poste nelle cabine elettorali, non è mai venuto il dubbio sulla loro effettiva indelebilità? Bene, sembra che questo dubbio lo abbia avuto anche il celebre cantante Piero Pelù, che abbiamo amato e contestato (a torto o ragione) per le sue decisioni non sempre condivisibili di giudice a “The Voice”, il talent show di Rai2.

Il cantante è andato, regolarmente, stamattina, a esercitare il suo diritto di voto sul referendum, che ha chiamato circa quarantasette milioni di italiani ad esprimere la loro preferenza sulla riforma costituzionale. Raggiunto il seggio elettorale, sbrigate le normali procedure di identificazioni, si è quindi recato in cabina elettorale, dove ha trovato una matita con la quale ha segnato la sua preferenza.

Matita che, evidentemente, lo ha incuriosito molto, a tal punto da provarne l’effettiva indelebilità su un foglietto. Con grande sorpresa e tanta indignazione, il cantante ha potuto constatare il fatto che la matita fosse, invece, di quelle cancellabili. Stizzito, è quindi uscito dalla cabina elettorale, e ha fatto presente la cosa al presidente del seggio, che – come da procedure – ha stilato immediatamente un verbale con cui si registrava la segnalazione di Pierò Pelù.

Uscito dalla sede elettorale, il cantante ha condiviso con i suoi migliaia di fan sui social network – la foto del verbale, incitando chi si fosse ritrovato in un’analoga situazione a fare altrettanto, ovvero a segnalare la circostanza al presidente del seggio elettorale, per – poi – diramare la cosa tramite i social.

Sono stati in molti, infatti, ad accogliere l’invito di Piero Pelù, tanto che – leggendo tra i diversi social network – sono in tanti, da Nord al Sud, a lamentarsi per la non indelebilità delle matite usate per esprimere la loro preferenza referendaria. Lamentele che hanno indotto a scender in campo sia la Digos che il Viminale, che – al contrario – rassicurano tutti dicendo che il segno apposto sulla scheda elettorale è assolutamente non cancellabile. Tanto rumore per nulla?

Continua a leggere su Fidelity News