Quattro ragazzini di terza media sono indagati per minacce di morte e abusi sessuali ai danni di un bambino di 11 anni. Secondo la denuncia, i fatti sarebbero avvenuti il 15 ottobre, ma solo in questi giorni l’11enne ha avuto il coraggio di ammettere. L’intera città è rimasta allibita di fronte a questa storia.
Inizialmente la vittima aveva confessato ai suoi genitori solo le minacce di morte ricevute a scuola; solo durante il suo ricovero presso il reparto di Pediatria dell’ospedale, con l’aiuto di alcuni psicologi, è riuscito a parlare delle violenze subite. Da qui è partita la denuncia. Una vicenda che tutti stanno trattando con il massimo riserbo: dai responsabili delle indagini fino alla scuola dei ragazzi. La madre però, si dice delusa dalle decisioni prese dal Preside dell’Istituto.
Gli abusi e le minacce
La madre, così come racconta in prima persona, aveva notato il figlio di 11 anni piuttosto taciturno negli ultimi giorni, ma nonostante i suoi tentativi per farsi dire che cosa non andasse, non era riuscita ad ottenere alcuna risposta. Solo dopo qualche giorno il bambino è riuscito a trovare il coraggio di raccontare ai suoi genitori delle minacce di morte ricevute a scuola.
Da quanto è stato detto dal bambino, un gruppo di quattro ragazzi di terza media lo avrebbero portato in un vicolo non troppo lontano dalla scuola che frequentavano insieme; qui sarebbe avvenuta la violenza sessuale. Dopo qualche giorno dal terribile fatto, i ragazzi avrebbero poi minacciato di morte il bambino se si fosse lasciato sfuggire qualcosa dell’accaduto ai genitori o agli insegnanti.
Ricoverato in ospedale presso il reparto di Pediatria, con l’aiuto di alcuni psicologi la vittima è riuscita a parlare anche di questa violenza, ed i genitori hanno quindi capito il motivo dei suoi silenzi.
Denunciati all’istante i bulli in questione, la madre dell’11enne si sente avvilita per la decisione del Preside dell’Istituto di non fare nulla a riguardo. Mentre il bambino chiede ai genitori di cambiare scuola, i quattro ragazzi continuano a seguire le lezioni.