Puglia, 37enne muore dopo corse in due ospedali: macchinari non funzionanti

In Puglia è esploso un clamoroso caso di malasanità: un 37enne è morto di emorragia in provincia di Lecce, dopo essere stati rifiutato in due delle maggiori strutture ospedaliere della Regione per mancanza di strumentazione funzionante.

Puglia, 37enne muore dopo corse in due ospedali: macchinari non funzionanti

In Puglia si sta sollevando un eccezionale polverone di proteste a causa della morte di un 37enne causata dalle complicazioni di un’emorragia: il paziente era stato rifiutato da due delle strutture ospedaliere più grandi ed attrezzate dell’intera regione per mancanza di macchinari funzionanti, ed è deceduto mentre attendeva che i medici trovassero un modo per soccorrerlo.

L’incredibile vicenda – è quasi surreale dover sottolineare che sia accaduta nel 2016 – si è svolta a cavallo tra l’ospedale Vito Fazzi (Lecce) e l’ospedale Perrino (Brindisi). Il 37enne era stato trasportato d’urgenza presso la prima struttura, dove però l’angiografo risultava non funzionante da addirittura un mese. Tuttavia ai medici erano necessari i risultati di un’angiografia per poter capire come intervenire.

Così dopo un rapido controllo, il personale ospedaliero ha cercato un’altra struttura che disponesse della strumentazione adatta ad effettuare l’esame. Il responso è stato drammatico: l’ospedale più vicino era quello di Brindisi (considerato peraltro uno dei migliori di tutta la Puglia) distante circa 40 chilometri.

A quel punto è partita la corsa disperata verso il tentativo di salvezza, che però si è tradotta in una delirante e grottesca beffa. Perché una volta giunti a destinazione, anche l’angiografo della struttura brindisina era andato in tilt. A quel punto non c’è stato più nulla da fare, ed il paziente è deceduto mentre attendeva le cure.

Il caso è stato sollevato dal consigliere regionale per Conservatori e Riformisti nonché vice presidente dlela Commissione Regionale sulla Sanità Luigi Manca, il quale ha reso noto il caso di: “Una giovane vita stroncata non per negligenza dei medici, che spesso non vengono messi nelle condizioni di lavorare in modo efficiente, ma da quei livelli assistenziali che, appunto, vengono garantiti solo sulla carta“.

Dopo anni di “spending review” e di continui e pesantissimi tagli alla Sanità pubblica, in Puglia si parla già di una tragedia annunciata; e la parte peggiore è che, a guardare la situazione in proiezione futura, con ogni probabilità siamo solo all’inizio.

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