Profugo trova portafogli con 300 euro e lo consegna: "Grazie, raccontiamolo"

A Cagliari un profugo ha trovato un portafoglio smarrito contenente 300 euro in contanti. Invece di intascarsi i soldi, l'uomo ha consegnato tutto ad un vigile che ha voluto raccontare dell'episodio: "Bisogna dargli merito".

Profugo trova portafogli con 300 euro e lo consegna: "Grazie, raccontiamolo"

Aveva trovato un portafoglio con dentro la bellezza di 300 euro in contanti ma, nonostante le sue disastrate condizioni economiche, aveva deciso di restituire tutto ad un vigile senza sottrarre nemmeno un centesimo. Protagonista dell’incredibile gesto è stato Sayed Mohamed Mansour, un cittadino egiziano di 42 anni oggi residente presso l’ex Motel Agip di Pirri (Cagliari), in attesa che gli venga concesso il diritto d’asilo.

Sayed giunse in Italia dall’Egitto come profugo, e da allora è rimasto stanziato presso diverse strutture d’accoglienza in attesa di sapere se la sua domanda relativa al diritto d’asilo verrà accettata o respinta. Ma nel frattempo ha trovato il modo di farsi ben volere quando, lo scorso mercoledì 16 novembre, ha trovato un portafoglio smarrito.

All’interno di questo erano contenute banconote in contanti per un valore di circa 300 euro, ma anziché rubare tutto – o come fanno in molti, intascarsi i soldi e restituire il portafoglio vuoto affermando che fosse già stato saccheggiato – Il 42enne decise di compiere un gesto estremamente raro di questi tempi: fare in modo che tutto tornasse al legittimo proprietario, soldi compresi.

L’uomo si trova da poco nel nostro Paese ed il suo italiano è ancora molto stentato, cionondimeno decise di rivolgersi ad un agente della polizia municipale spiegandogli, un po’ con quelle poche parole che conosceva ed un po’ a gesti, la situazione. Il dialogo non è stato certo dei più fluidi, ma in breve il vigile ha capito la situazione e, dopo aver controllato i documenti contenuti all’interno del taccuino, è riuscito con facilità a reperire il proprietario per restituirgli il tutto.

La storia dello straordinario gesto dell’immigrato egiziano sarebbe potuta concludersi facilmente così, ma quell’agente decise che meritava di essere raccontata. Così Oscar Palmas – questo il nome del vigile – ha contattato la stampa locale per far sì che tutti potessero venire a conoscenza dell’operato di Sayd; un minuscolo ma al contempo immenso barlume di luce, in un periodo tristemente segnato da conflitti socioculturali sempre più frequenti e pubblicizzati.

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