Polemiche per la pubblicità di Moby e Tirrenia "Scegli solo chi naviga italiano". Nazionalismo o razzismo?

Grandi polemiche e discussioni intorno alle pubblicità delle famose compagnie di navigazione Moby e Tirrenia. Vediamo i motivi di questa bagarre.

Polemiche per la pubblicità di Moby e Tirrenia "Scegli solo chi naviga italiano". Nazionalismo o razzismo?

Si avvicina l’estate e le compagnie di navigazione Moby e Tirrenia stanno scaldando i motori per essere pronte ad accompagnare milioni di turisti nelle più richieste località di turismo come Sardegna, Corsica, Isola d’Elba, Sicilia e Isole Tremiti. E come di consueto, sono state lanciate anche le campagne pubblicitarie di queste aziende.

Ma proprio queste pubblicità stanno creando non pochi problemi alle suddette compagnie navali. Quello che si legge negli slogan usati, per molti sembra un messaggio dal sapore razzista, una sorta di discriminazione della forza lavoro straniera. “Il nostro personale? E’ tutto italiano“, “Scegli solo chi naviga italiano” e ancora “Navighiamo italiano“.

Gli slogan sotto accusa e la reazione della Lucarelli

Subito parte la difesa delle due compagnie, che ci tengono a precisare la loro assoluta estraneità alle accuse mossegli: “Avere a bordo tutto personale italiano per noi, non è solo un modo per garantire un lavoro alla nostra gente e alle nostre famiglie. Significa anche solcare il mare sulle nostre navi che collegano ogni giorno la Sardegna, la Corsica e l’Elba con quello stile e quella qualità che tutto il mondo ci invidia”.

Ma non tutti sembrano condividere questa linea di difesa, anche Selvaggia Lucarelli si è dimostrata disturbata per questa scelta pubblicitaria e sulla sua pagina Facebook non perde occasione di precisare il suo punto di vista: “…pensi di convincermi a salire sulle tue navi perché il personale italiano lavora meglio a prescindere, beh, io all’Elba me ne vado a nuoto. P.s. Anche Schettino era tutto italiano. (Cit. Alessandro Michetti)”.

Alcuni utenti sul web dicono la loro

Anche su internet non sono mancati commenti non proprio favorevoli per questi messaggi pubblicitari: “Come si fa a fare una roba così? Autobus per soli bianchi are comin’ back“, ha scritto un utente. Un altro ha pubblicato la copertina di un libro dell’armatore Vincenzo Onorato “Floyd Frugo – Una favola no global” commentando: “Ma quindi è finita la favola no global?”.

Altri, invece, hanno precisato che, oltre a poter sembrare un messaggio xenofobo, non rispecchierebbe nemmeno la realtà dei fatti: “Che poi è pure falso perché su Moby stessa proprietà, fuori dalla stagione estiva è quasi tutto personale dell’Est Europa“.

Continua a leggere su Fidelity News