Paulo Dybala, il calciatore video-chiama i bimbi di Rigopiano

Lo juventino video-chatta con Samuel (la sua famiglia, purtroppo, è ancora dispersa), e con Edoardo, che ha perso in pochissimi istanti i suoi genitori. In questo modo, risponde alla richiesta dei medici

Paulo Dybala, il calciatore video-chiama i bimbi di Rigopiano

Ebbene sì, è successo per davvero: il calciatore Paulo Dybala, attualmente tra le fila della Juve, ha video-chattato con Samuel Di Michelangelo, ed Edoardo Di Carlo, due giovanissimi tifosi della Juve, rispettivamente di 7 e 9 anni. Tutto questo è successo dopo la tragedia della slavina che ha investito interamente l’hotel di Rigopiano, uccidendo tante persone, e lasciando un numero drammatico di persone disperse.

I bambini, dopo essere stati soccorsi, sono stati trasportati nell’ospedale di Pescara, reparto Pediatria. Per fortuna, i bambini erano in buone condizioni, quindi non hanno avuto bisogno di particolari cure fisiche. Purtroppo, però, in contrapposizione a quelle fisiche, le condizioni psicologiche dei bambini non erano delle migliori. Infatti, sono stati immediatamente assisiti da uno psicologo, il cui ruolo ha una importanza fondamentale in questi momenti così difficili e brutti: infatti, ha l’arduo compito di dover illustrare ai bambini la situazione che stanno affrontando, e tutto questo non è facile quando si ha a che fare con un bambino di questa tenera età.

Ed è proprio per questo che entra in gioco Paulo Dybala: infatti, rispondendo alla richiesta dello psicologo che assisteva i bambini, Paulo ha dapprima intrattenuto una video-chiamata con i bambini, poi ha regalato loro dei biglietti per delle partite della Juve allo Juventus Stadium, e – successivamente – li ha invitati in campo, per passare un po’ di tempo con lui.

Un gesto sicuramente importantissimo da parte del giocatore, che ha donato un sorriso a questi due sventurati bambini, che non hanno potuto far altro che assistere a questa catastrofe. Infatti, il direttore sanitario di presidio, con una terribile frase, ha fatto capire che uno dei bambini (in questo caso Samuel) è ancora ignaro dell’accaduto: “Credo che Samuel stia ancora aspettando i suoi genitori“. Una frase davvero devastante, visto che il bambino pensa che i suoi genitori siano in ospedale per curare le ferite.

Un gesto, infine, che mostra quanto l’argentino sia un campione affermato, dentro, e fuori dal campo. L’umanità da lui mostrata, in questo caso, non è una cosa da sottovalutare.

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