Il Perú sta vivendo un momento difficile e allo stesso tempo intenso della sua vita nazionale: da una parte corruzione ad alti livelli e una Chiesa divisa dall’altra la gioia per la qualificazione ai mondiali di calcio la visita di Papa Francesco a gennaio.
Il cardinale Juan Luis Cipriani, arcivescovo di Lima, proprio ieri, 4 dicembre, ha incontrato il Pontefice in Vaticano e nella mattinata di oggi i giornalisti che lo hanno interrogato sul prossimo viaggio di Francesco, dopo la visita al Cile, in Perù dal 18 al 21 gennaio.
Il Paese che Papa Francesco “sogna” di incontrare è molto sensibile alla religione e vive di una forte pietà popolare. In questa terra sono nati San Francesco Solano, Santa Rosa da Lima e San Martino de Porres. Ma è anche una terra segnata dalla debolezza umana: “due presidenti e mezzo” (mezzo perchè uno non vuole rientrare in Perù dagli Stati Uniti) sono in carcere per corruzione. Ultimamente denunce e arresti di funzionari sono all’ordine del giorno per corruzioni negli appalti, ha affermato Cipriani. E molta gente è sconvolta da tutto ciò.
Il Papa, afferma il Cardinale, compirà “un viaggio pastorale” e non darà alcuna indicazione politica. Il Papa, afferma sempre l’arcivescovo di Lima “è una persona molto chiara ma anche molto rispettosa“. E non pensa che possa essere tanto esplicito con il presidente Pedro Pablo Kuczynski, ora coinvolto in una indagine giudiziaria, ma piuttosto saprà “parlare al popolo del valore dell’onestà e della legalità“. La corruzione, secondo Cipriani colpisce più di tutti i poveri perché impedisce loro l’accesso agli ospedali e ai servizi pubblici, arricchendo invece un gruppo ristretto di persone.
Bergoglio visiterà la capitale Lima e poi passerà a Trujillo dove s’intratterrà con le persone danneggiate da inondazioni e valanghe, quindi a Puerto Maldonado, al confine tra la Bolivia e il Brasile. Il Papa avrà qui l’occasione di entrare a contatto con le popolazioni originarie dell’Amazzonia.
Non ci sono i temi tabù nel viaggio di Papa Francesco in Perù, avrebbe detto Ciprini ai giornalisti: “Ho detto al Papa di sentirsi libero… È molto importante. In una società trasparente pretendere di codificare le risposte è totalmente inutile e negativo. Del Cile conosco poco, ma in Perù che il Santo Padre parli di ciò che vuole. Sono sicuro che lo farà e che lo farà molto bene“.