Papa Francesco: ecco chi è Jorge Bergoglio

Nel giorno del compleanno di Papa Francesco, ci si domanda chi sia Jorge Bergoglio, prendendo in considerazione più i tratti dell'uomo che del pontefice: dalle sue umili origini all'ascesa al Vaticano, Papa Francesco rimane simbolo di semplicità ed umiltà.

Papa Francesco: ecco chi è Jorge Bergoglio

Jorge Mario Bergoglio nasce il 17 dicembre del 1936 nella capitale argentina Buenos Aires da una famiglia di origine italiana, del piemontese. Gesuita, è il primo dell’ordine ad essere eletto come papa della Chiesa Cattolica, il 266esimo, la sera del 13 marzo 2013. E’ il primo di 5 figli di Mario, ferroviere trasferitosi nel 1928 in Argentina per cercare fortuna, di Regina Maria Sivori, dalle origini genovesi.

Segue gli studi come perito chimico. A 21 anni viene fermato da una polmonite che verrà curata chirurgicamente con l’asportazione di una parte del polmone. A Còrdoba si mantiene lavorando come buttafuori in un locale malfamato. Sono gli anni in cui intrattiene una relazione con una ragazza, come lui stesso ha dichiarato, prima di scegliere la via della fede.

Nel 1958, a 22 anni entra a far parte della Compagnia di Gesù. Si laurea in filosofia nel 1963 e inizia ad insegnare l’anno seguente, per poi arrivare a capo del rettorato alla facoltà di teologia e Filosofia di San Miguel. L’ordinazione presbiterale arriva il 13 dicembre 1969. Il suo orientamento nelle prime fasi non è liberale, ma orientato alla tradizione della fede latino americana. Nonostante questa sua posizione più moderata negli anni della dittatura non perse occasione di offrire rifugio, protezione e una via di fuga dal paese ai religiosi perseguitati a causa della loro vicinanza alla teologia della liberazione. Segue un percorso di formazione in Germania e tornato viene incaricato direttore spirituale dei Gesuiti di Còrdoba.

Il 20 maggio 1992 diventa vescono ausiliare della capitale argentina, per volere di papa Giovanni Paolo II. Nel 1997 è arcivescovo ed in febbraio dell’anno successivo cardinale, nonché capo della conferenza episcopale. In questi anni di impegno vescovile sceglie comunque uno stile di vita semplice. Non utilizza le risorse sfarzose della chiesa di Buenos Aires ma si fà umile tra gli umili.

Il 13 marzo 2013, al quinto scrutinio, viene eletto papa con il nome di Francesco in onore di San Francesco d’Assisi, e mantiene in linea con questa figura il suo stile umile e semplice. Questo non implica un pontificato mite: Papa Francesco si mette subito al lavoro per riformare la Chiesa redigendo alcune tra le più importanti modifiche al “sistema Vaticano”. Seguono infatti la riforma della Curia, dello IOR, del Codice Penale Vaticano e la riforma economica della Santa Sede.

Le sue posizioni

In merito ad aborto ed eutanasia, Papa Bergoglio ha sempre mantenuto la linea ufficiale della Chiesa, opponendosi a queste “pratiche di morte”, come definite dalla Chiesa stessa. Per quanto riguarda l’uso di contraccettivi, pare vi sia un’apertura da parte di Bergoglio, anche se non confermata, al fine di limitare la diffusione di malattie. Per quanto riguarda il tema dell’omosessualità, Bergoglio si è da sempre posto a tutela della famiglia da un lato (lottando fermamente contro una legge promossa dal governo argentino per la parificazione di matrimonio gay ed etero) e a rispetto della diversità dall’altro. Nel luglio del 2013, di ritorno dalla Giornata mondiale della Gioventù tenutasi in Brasile, intervistato in merito alla diffusione di una lobby gay in Vaticano, rispose di esser più preoccupato per la diffusione delle lobby in sé, vero male della Chiesa, rispetto alla presenza di omosessuali, che comunque sono persone e in quanto tali vanno rispettate.

Lato oscuro di Papa Francesco: il suo rapporto con la dittatura

In Argentina la dittatura militare ha segnato il suo cammino dal 1976 al 1983. In seguito alla sua nomina a Papa, Bergoglio fu accusato di complicità con il regime nel rapimento di due sacerdoti gesuiti ostili alla dittatura. Le accuse sono da sempre state smentite dalla Chiesa e non hanno trovato riscontro in tribunale. Bergoglio, interrogato sui fatti, ha dichiarato di aver incontrato i responsabili del fatto per ottenere la liberazione dei religiosi.

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