Papa Francesco: "Dio non inganna i suoi figli" e corregge il Padre Nostro

Un giovane, durante l'incontro al Circo Massimo a Roma, ha chiesto al Papa di essere illuminato sulla nuova versione del Padre Nostro. Papa Francesco gli ha risposto con una domanda: "Può Dio Padre 'indurci' in tentazione? Può ingannare i suoi figli?"

Papa Francesco: "Dio non inganna i suoi figli" e corregge il Padre Nostro

Papa Francesco ai 100mila giovani convenuti da tutta Italia, al Circo Massimo, a Roma, l’11-12 agosto 2018, in preparazione al Sinodo di ottobre, interrogato, ricorda la preghiera del Padre Nostro nella sua forma originale, così com’è stata pregata da Gesù e mal tradotta nella lingua italiana perché “Dio non induce in tentazione“.

Nel “botta e risposta” dei giovani con papa Francesco, un giovane gli ha chiesto di essere illuminato sulla corretta versione del Padre Nostro. Francesco è ritornato, per la seconda volta in poco tempo, sul tema della traduzione italiana ‘sbagliata’ del Padre Nostro, l’invocazione a Dio più pregata dai cristiani. Ai giovani il Papa ha spiegato: “Nella preghiera del Padre Nostro c’è una richiesta: ‘Non ci indurre in tentazione’. Questa traduzione italiana recentemente è stata cambiata, perché poteva suonare equivoca“.

Quindi ha interrogato i giovani: “Può Dio Padre ‘indurci’ in tentazione? Può ingannare i suoi figli?”. La risposta ovvia è no, non può farlo. Per questo la traduzione più appropriata alla preghiera originale in lingua greca, che Gesù ci ha insegnato, è: “Non abbandonarci alla tentazione“, formula che molte comunità hanno già imparato e che presto sostituirà la frase “Non ci indurre in tentazione“. La tentazione – ha detto ancora il Papa -, non è opera di Dio, ma di Satana.

In quel “Non abbandonarci alla tentazione” dobbiamo intendere “Trattienici dal fare il male“, “Liberaci dai pensieri cattivi...”.  Succede, ha spiegato il Papa -, che le parole, anche quelle che parlano di Dio, non riescono a dire il suo messaggio d’amore, anzi lo tradiscono.

A novembre 2018, l’assemblea straordinaria della Cei, Conferenza episcopale italiana, è chiamata ad approvare il nuovo Messale Romano contenente la versione rivista del Padre Nostro. Solo da quel momento le parole del Padre Nostro rivisitato nel significato, diventeranno ufficiali in tutte le celebrazioni comunitarie e nella preghiera dei singoli credenti.

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