Papa Francesco: "Dio abita nell’inquietudine delle nostre domande"

La stella suscita qualche domanda nel cuore dei Magi se si mettono in cammino. Grazie all'inquietudine del loro cuore trovano il Bambino Gesù. Papa Francesco nell'omelia odierna invita ad ascoltare le domande di significato, perché qui abita Dio.

Papa Francesco: "Dio abita nell’inquietudine delle nostre domande"

La celebrazione della Solennità dell’Epifania, di oggi 6 gennaio 2023, si è svolta nella basilica di San Pietro, in Vaticano. Papa Francesco nel commentare il Vangelo del giorno sta nel quadro proposto dall’evangelista Matteo: l’arrivo dei Magi a Betlemme grazie ad una stella seguita sin dal lontano Oriente. Gesù, ricorda il Santo Padre, è la “stella che sorge” su cui volgere lo sguardo, perché “la fede è un cammino, un pellegrinaggio, una storia di partenze e ripartenze” dopo aver sostato in adorazione davanti a Lui, il Signore.

Quella stella pronta a condurre i sapienti Magi fino a Gesù – ricorda Papa Francesco – durante il cammino sembra provocare domande più che risposte. “L’inquietudine delle domande” come afferma il Papa, insieme al desiderio dell’infinito, portano i Magi a scrutare il cielo e a lasciarsi stupire da una stella, nasce qui la domanda: “Dov’è colui che è nato?” (Mt 2,2).

Il cammino della fede, grazia di Dio, inizia quando “facciamo spazio all’inquietudine che ci tiene desti; quando ci lasciamo interrogare, quando non ci accontentiamo della tranquillità delle nostre abitudini, ma ci mettiamo in gioco nelle sfide di ogni giorno” ha affermato con passione Papa Bergoglio. Poi ha continuato spiegando che è inutile conservare spazi neutrali ed è giunto il tempo di decidere di abitare spazi scomodi di vita perché è qui che si svolgono le relazioni, che veniamo colti da sorprese, da imprevisti, da sogni e paure, come anche dalle “sofferenze che scavano nella carne“. Ed è proprio qui che prendono forma le grandi domande che “ci aprono alla ricerca di Dio: dov’è per me la felicità? Dov’è la vita piena a cui aspiro? Dov’è quell’amore che non passa? Quali sono le opportunità nascoste dentro le mie crisi e le mie sofferenze?

Sono domande di spessore, quelle proposte da Papa Francesco, tanto che non teme di parlare di “tranquillanti dell’anima” per sedare l’inquietudine e del rischio di accantonarle e di vivere nella spensieratezza, mentre fare questo cammino, affrontare l’inquietudine delle domande significherebbe incontrare il Signore come hanno fatto i Magi.

I Magi non si sono fermati a contemplare la stella, ma hanno camminato seguendo la stella. Il cammino dunque diventa significato del movimento interiore che porta a Dio. Citando l’omelia per l’Epifania del 2013 di Benedetto XVI, papa Francesco ha ricordato che “il pellegrinaggio esteriore (dei Magi) era espressione del loro essere interiormente in cammino, dell’interiore pellegrinaggio del loro cuore“.

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