Operazione antidroga a Falsomiele, Palermo: arrestate 9 persone

Arrestate nove persone a Falsomiele, diventato mercato della droga. Numerosi spacciatori sono stati fermati, ben trentuno, i quali vendevano la "roba"al dettaglio, incassando molti quattrini; una specie di fornitore unico per tutte le province

Operazione antidroga a Falsomiele, Palermo: arrestate 9 persone

Un’operazione antidroga è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Palermo Piazza Verdi, che all’alba hanno provveduto ad eseguire la retata e i conseguenti provvedimenti cautelari (di cui due in carcere, sette agli arresti domiciliari , sei all’obbligo di presentazione e due all’obbligo di dimora), emanati dal Tribunale del Riesame di Palermo. Le accuse sono a carico di persone ritenute responsabili di spaccio di droga, “per aver detenuto ai fini di spaccio e ceduto a più persone, sostanza stupefacente del tipo hashish, cocaina, eroina e marijuana”.

Una serie di indagini a largo raggio, condotte dai carabinieri sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, hanno portato a queste conclusioni, e ora sono scattati i provvedimenti per accertare la veridicità delle notizie. Le indagini sono cominciate nel 2011, e nascono da forti sospetti da parte dei carabinieri che a Falsomiele ci fosse un vero mercato della droga. In tutti questi anni si sono aggiunte migliaia di intercettazioni telefoniche e anche dei video-ambientali per riprendere da vicino i protagonisti di queste attività e poterli incastrare.

Dopo un anno intenso di indagini è stato possibile raccogliere prove schiaccianti per poter attribuire a ciascun individuo motivi inconfutabili per essere messo dietro le sbarre. Un impegno grandioso, che ha svelato un market della droga a Falsomiele il quale forniva eroina, cocaina, hashish e marijuana, sia pronte che da tagliare e rivendere. Individui provenienti dalla varie province si servivano a Falsomiele, considerato vero luogo di smistamento. Svariate le precauzioni prese dai pusher esperti, che stavano attenti a non parlare al telefono, ma che utilizzavano delle “schede di servizio” con cui parlavano con i loro complici. In nessun modo veniva nominata la parola droga, mentre a non preoccuparsi di essere visti erano soprattutto i novellini, che spacciavano anche in presenza di altre persone.

Numerosi video e riprese di scambi sono stati filmati, e portano prove inconfutabili della colpevolezza di coloro che sono coinvolti nella vicenda. Gli spacciatori che vendevano al dettaglio, e adesso si trovano dentro, sono ben 31. Queste persone mantenevano vivo il mercato degli stupefacenti, e lavoravano giorno e notte per coinvolgere e per vendere, naturalmente per ingrandire il loro giro d’affari. Con questa retata si spera che un duro colpo sia stato inferto a questo grande market della droga, e forse ci sarà un po’ di tregua.

 

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