Nuoro, blitz antiterrorismo blocca attentato con topicida in una rete idrica potabile

L'uomo, un palestinese con permesso di soggiorno, affiliato all'Isis, preparava un attentato con il veleno. Dopo pedinamenti, questa mattina è stato bloccato e arrestato.

Nuoro, blitz antiterrorismo blocca attentato con topicida in una rete idrica potabile

Non è chiaro dove un palestinese di 39 anni avrebbe messo in atto un terribile attentato, ma questa mattina, dopo pedinamenti e monitoraggi, è stato arrestato con il sospetto che stesse pianificando di inquinare la rete idrica potabile con l’uso di veleni: forse, nel mirino c’era proprio l’Italia.

Al momento dell’arresto, l’uomo aveva con sé un permesso di soggiorno che gli permetteva di vivere e muoversi tranquillamente a Macomer, in provincia di Nuoro, e un documento palestinese.

Il blitz antiterrorismo

Da qualche tempo, l’uomo veniva pedinato e monitorato dagli uomini del Nucleo operativo centrale di sicurezza, fino a giungere alla decisione dell’arresto avvenuto questa mattina in massima sicurezza. Prima di intervenire, il territorio su cui le forze dell’ordine avevano pianificato l’arresto, era stato ben delimitato.

Gli uomini del Nocs, prima di intervenire, hanno atteso che l’uomo sospettato uscisse di casa: quando questo è salito a bordo del suo furgone, i poliziotti si sono fatti avanti, lo hanno immobilizzato in modo che non riuscisse a partire, quindi lo hanno arrestato. Nella zona circostante, la polizia aveva bloccato il traffico per evitare che l’operazione potesse in qualche modo coinvolgere persone estranee e che l’uomo, presunto terrorista, potesse avere una chance per fuggire.

Dalle prime indiscrezioni si è venuti a sapere che l’uomo arrestato ha 38 anni ed è affiliato all’Isis. Si pensa che l’attentato sarebbe stato messo a segno in Sardegna, forse avvelenando una condotta idrica potabile con un topicida. Fortunatamente le varie forze dell’ordine, tutte in collaborazione tra loro, hanno intercettato le intenzioni dell’uomo e prontamente è stata messe in atto “La misura cautelare d’urgenza” richiesta dai sostituti procuratori Danilo Tronci e Guido Pani e in poche ore autorizzata dal Gip Lucia Muscas “proprio per l’alto rischio del progetto criminale” , si legge nel Corriere della Sera.

L’operazione antiterrorismo effettuata dalla polizia di Stato “è stata condotta dal Nucleo operativo centrale di sicurezza, in collaborazione con le Digos di Cagliari e Nuoro“, si legge sempre nel Corriere della Sera. 

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