“Non voglio stare vicino ad una negra”, donna cambia posto sul treno per non stare accanto ad una ragazza di colore

Episodio di intolleranza razziale, denunciato su Facebook da una mamma, nei confronti della figlia di colore. Una donna cambia posto sul Frecciarossa, per non starle vicino

“Non voglio stare vicino ad una negra”, donna cambia posto sul treno per non stare accanto ad una ragazza di colore

Milano, è pomeriggio quando Paola Crestani, presidente del Centro Italiani Aiuti all’Infanzia, accompagna la figlia Shanthi, ragazza 23enne di colore, in stazione Centrale a prendere il treno per Trieste. La ragazza sale sul treno con il suo biglietto e appena giunta nel suo posto, viene richiamata dalla sua vicina che le chiede: “ma lei è in questo posto?”.

E’ l’inizio dell’episodio di intolleranza razziale denunciato dalla mamma con un post su Facebook, diventato virale in poche ore. La donna racconta quanto avvenuto a Shanthi, appena salita sul Frecciarossa, quando la vicina di posto ha chiesto alla ragazza di mostrargli il biglietto, per verificare che quello fosse il posto a sedere assegnatole.

Alla conferma che Shanthi aveva effettivamente occupato il posto giusto, ecco arrivare le parole razziste della donna: “io non voglio stare vicino a una negra”. Subito dopo, l’infastidita signora, si è alzata e ha cambiato posto. A questo punto, prosegue il racconto di Paola Crestani, un ragazzo, che ha assistito alla scena, è intervenuto rimproverando la donna.

Secondo la mamma di Shanthi, probabilmente la donna non si è pentita delle sue parole, mentre andava via. Ed è proprio l’invito ad andarsene, quello che Paola Crestani lancia a tutti i razzisti perché “che ne siano consapevoli o no, il mondo di oggi e del futuro è questo: un insieme di persone di tutti i colori, di diverse lingue, di culture differenti. Non solo nelle strade, negli autobus, nei treni o negli aerei ma anche nel business, nella finanza, nella moda, nelle università, nello sport.”

In una società dove l’integrazione razziale è ormai una realtà consolidata, chi continua a mostrare insofferenza alle persone di etnia diversa, fino a sfociare in forme di razzismo, ha “già perso”, secondo la mamma di Shanthi, che conclude il suo post di denuncia con gli hashtag #norazzismo #nontoccatemimiafiglia #restiamoumani e #ilmondodelfuturoeacolori

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