Napoli: una donna uccisa fuori dalla scuola della figlia. Ricercato il marito

Una donna è stata uccisa fuori dalla scuola elementare, dopo avere accompagnato la figlia a scuola. Le ricerche si concentrano sul marito, che le aveva scritto una lettera minatoria.

Napoli: una donna uccisa fuori dalla scuola della figlia. Ricercato il marito

Ancora un caso di femminicidio: a quanto pare, il colpevole è – come tante volte – un uomo violento che non si rassegna alla fine di una storia. Questa volta, la vittima è Immacolata Villani, 31 anni, uccisa a colpi di pistola fuori dalla scuola elementare della figlia. La tragedia si è consumata a Terzigno, nel napoletano, davanti alla scuola “Domenico Savio”. La donna, dopo avere accompagnato la figlioletta a scuola, è salita in auto, ma è stata avvicinata da un uomo (presumibilmente il marito), a bordo di uno scooter, che le avrebbe imposto di scendere per parlare. 

Mentre i due discutevano animatamente, si è sentito uno sparo e poi l’assassino è scappato via. Questo è ciò che emerge dai testimoni, per lo più genitori presenti fuori della scuola. I bambini sono stati evacuati dalla scuola, da un’uscita secondaria per evitare di farli assistere al cadavere e all’arrivo della scientifica. La figlia di Immacolata è stata invece trattenuta in aula fino all’arrivo degli assistenti sociali. Quando la salma della giovane mamma è stata portata via, si è alzato un fragoroso applauso, tra lo scetticismo delle persone presenti. 

Ci sarebbero pochi dubbi sulla colpevolezza del marito, Pasquale Vitiello, di 36 anni, che nei giorni scorsi avrebbe indirizzato una lettera alla moglie, nella quale annunciava intenzioni omicide: “Voglio farmi giustizia da me“, le aveva scritto. Questa lettera è stata confermata all’Ansa anche dal sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri. 

Le ricerche dell’uomo proseguono su tutto il territorio vesuviano e nolano, infatti al momento sulle sue tracce ci sono i carabinieri di Torre Annunziata e i militari, che stanno setacciando la zona e i luoghi frequentati da Pasquale. Inoltre, si stanno supervisionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, ed acquisendo le testimonianze di amici e parenti dei coniugi.

Immacolata Villano, dal 4 marzo, non viveva più col marito, e si era rifugiata nella casa paterna, oltre ad avere avviato le procedure di separazione. Nell’ultima discussione, pare che il litigio divenne molto acceso con insulti, spintoni, e calci, davanti alla figlia di 9 anni. La donna si recò subito dai carabinieri per sporgere denuncia, con accuse anche verso la suocera

Il sindaco del Comune di Terzigno ha commentato il terribile omicidio: “Sono sconcertato, non ho parole per quello che è successo. Come Comune abbiamo fatto tanto in termini di prevenzione sui casi di femminicidio. Evidentemente non basta, dobbiamo fare ancora di più“.

Francesco Ranieri continua: “Una morte assurda che ci riporta alla memoria quella di Vincenza Avino, uccisa dal compagno, con modalità del tutto simili, nel settembre del 2015. Sappiamo che c’erano dei problemi nella coppia, ma nulla può spiegare l’enormità di quello che è successo“, e infine conclude: “Come Comune, abbiamo attivato i nostri servizi sociali per essere di sostegno alla piccola che ha solo nove anni e che non sa ancora quello che è successo alla mamma“. L’allarme ai carabinieri, stamattina alle 8.20 del 19 Marzo 2018, è stato dato proprio dal sindaco dopo la telefonata di un uomo che si trovava sul posto. 

I casi di femminicidio aumentano in modo esponenziale: nel 2017 sono state ammazzate 121 donne, in pratica una ogni tre giorni, ed il dato – stando ai primi tre mesi di questo 2018 – pare destinato a salire. In circa il 46% dei casi, l’omicidio avviene proprio per mano di un partner

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