Napoli: soldi per migranti spesi in biglietti per la Champions e in case. Nei guai una Onlus

Alla Onlus di Giugliano arrivavano 40 euro al giorno per ogni immigrato, ma con quei soldi il presidente comprava case a Milano e società di schede per ricariche telefoniche: arrestato

Napoli: soldi per migranti spesi in biglietti per la Champions e in case. Nei guai una Onlus

La Onlus Un’ala di riserva, con sede a Giugliano in provincia di Napoli, avrebbe dovuto destinare il denaro intascato per dare vitto e alloggio a centinaia di migranti provenienti dall’Africa del Nord. Secondo le indagini condotte dalla Procura di Napoli, invece, a loro andavano le ‘briciole’, mentre la gran parte dei soldi veniva spesa in biglietti per vedere il Napoli in Champions League, o ancora in chili e chili di frutti di mare. Ma sono solo le spese minori.

In manette sono finiti il presidente della Onlus, Alfonso De Martino, mentre per la sua compagna, Rosa Carnevale (entrambi di 43 anni), il Gip ha chiesto gli arresti domiciliari: i reati a loro contestati sono quelli di truffa, peculato e appropriazione indebita, in quanto gli imputati strumentalizzavano l’assistenza agli immigrati “per l’utile personale e in funzione di un guadagno illecito”. I soldi, infatti, erano raccolti in base ad una convenzione con la Regione Campania, e con alcuni di questi i due avrebbero comprato una casa a Milano (152.000 euro), una società di schede per ricariche telefoniche (733.000 euro) e una casa a Pozzuoli (100.000 euro), oltre dell’appropriazione di 130mila euro in contanti e di 345mila euro recuperati in fatture per operazioni inesistenti.

40 euro al giorno per ciascun immigrato: era questo quanto percepiva l’associazione. Assieme al presidente e alla compagna, risultano indagati anche due funzionari della Protezione Civile, che in cambio di denaro avrebbero dirottato numerosi migranti presso questa struttura; uno dei due, inoltre, avrebbe anche agevolato la convenzione tra l’Onlus e la Regione Campania, impossibile visto che la struttura era abusiva.

La vicenda è emersa quando De Martino ha fatto arrestare due somali che chiedevano la corresponsione di alcune somme, previste dalla convenzione con la Regione. In carcere i due immigrati spiegarono la realtà dei fatti, e l’attenzione degli inquirenti si spostò su De Martino, che si è ‘fregato’ con le proprie mani.

 

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