Napoli, 17enne ucciso da un Carabiniere: pena dimezzata

Davide è stato ucciso da un proiettile partito dalla pistola di un Carabiniere: la Corte d'Appello di Napoli dimezza la pena. La madre è colta da un malore al momento della sentenza.

Napoli, 17enne ucciso da un Carabiniere: pena dimezzata

Un fatto accaduto nel 2014, quando il 17enne, Davide, ha perso la vita a causa di un colpo d’arma da fuoco partito per sbaglio dalla pistola di un carabiniere.

Solo in questi giorni è stata formalizzata la sentenza per l’uomo. Inizialmente condannato a 4 anni e 4 mesi, la Corte d’Appello di Napoli decide di dimezzare la pena, facendogli così scontare appena 2 anni. La madre del ragazzo viene colta da un malore durante la sentenza.

I fatti

Erano le 2 di mattina del 5 settembre 2014 quando Davide morì a soli 17 anni. A causare il suo decesso, è stato un proiettile partito per sbaglio dalla pistola del carabiniere, Gianni Macchiarolo, al termine di un inseguimento.

Davide. insieme ad altri due amici, erano in moto senza casco, e dopo aver superato un segnale di fermo senza neanche rallentare, hanno dato inizio all’inseguimento con i Carabinieri. Macchiarolo è riuscito a fermare due di loro, tra cui Davide, ma inciampando ha fatto partire un colpo dalla sua pistola che ha causato la morte del 17enne: non era inserita la sicura all’arma.

La sentenza e la rabbia della madre

Sono state davvero dure le parole della mamma di Davide, che si è sempre battuta perchè il figlio avesse giustizia. Fin dai primi processi, la morte del 17enne è stata considerata un tragico incidente, e nessuno ha mai messo in dubbio che il Carabiniere Macchiarolo non avesse alcuna intenzione di togliere la vita al ragazzo, ma è stata la sentenza della Corte d’Appello di Napoli a scatenare tensioni aula.

Macchiarolo venne precedentemente condannato a 4 anni e 4 mesi, ma la decisione è cambiata e la sua condanna dimezzata. Il Carabiniere dovrà ora scontare appena 2 anni, e la rabbia della madre e dei concittadini è stata davvero enorme.

Gli hanno dato solo 2 anni, neanche avesse ammazzato un cane“, queste le parole della madre nel venire a conoscenza della decisione della Corte d’Appello. La donna è stata anche colta da un malore provocato dallo choc di quelle parole appena ascoltate, mentre prendevano vita molte tensioni davanti all’aula di tribunale dove era stata appena annunciato la sentenza.

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