Medico utilizzava i permessi della 104 per fare visite private a pagamento, condannato

Il dirigente del reparto di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Prato è stato condannato a 1 anno e 8 mesi e al pagamento di 14mila euro alla ASL Toscana. Il medico utilizzava i permessi della 104 per fare visite a pagamento invece che accudire la madre.

Medico utilizzava i permessi della 104 per fare visite private a pagamento, condannato

Un medico dell’ospedale di Prato è stato condannato con l’accusa di truffa allo Stato, dopo che è emerso che utilizzava i giorni di permesso della 104 per effettuare visite private a pagamento in altre regioni anziché usufruirne per accudire l’anziana madre, come stabilito dalla legge.

Il giudice Iacopo Santinelli ha quindi ritenuto colpevole il medico 67enne, originario del Veneto ma per anni dirigente presso il reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale del comune toscano. La condanna è ad un anno e otto mesi, con la pena sospesa, ed il versamento di una provvisionale di 14mila euro alla Asl Toscana Centro, che si è costituita come parte civile. Le motivazioni della sentenza del giudice saranno depositate tra 90 giorni.

L’indagine dei carabinieri partirono nel 2019 in seguito ad una segnalazione proveniente dall’interno dell’ospedale Santo Stefano nel quale il ginecologo lavorava. L’uomo, che ora è in pensione, nel periodo che va dal 2012 al 2019 prendeva ogni mese tre giorni liberi retribuiti, in particolare i mercoledì, come concesso dalla legge 104 per le persone che devono accudire familiari anziani o malati.

Il ginecologo partiva il martedì sera, dormiva effettivamente a casa dell’anziana madre malata in Veneto, ma poi trascorreva il mercoledì facendo visite private da mattina a sera, anziché accudire la donna come avrebbe dovuto fare. La sera di mercoledì faceva rientro in Toscana, per riprendere il giovedì il servizio in ospedale.

Mesi di indagini dei Nas, che hanno pedinato l’uomo che non ha mai cambiato la sua condotta nonostante avesse già ricevuto un primo avvertimento, hanno stabilito che l’uomo utilizzava i giorni liberi ottenuti con la legge 104 per arrotondare lo stipendio tramite visite private. 33mila gli euro che il ginecologo avrebbe guadagnato in 7 anni, grazie alle visite private effettuate nei giorni di congedo.

La legge n. 104 del 5 febbraio 1992 concede tre giorni di permesso retribuito al mese ai familiari che prestano assistenza a soggetti con disabilità. Il medico ha tentato di difendersi sostenendo che trascorreva effettivamente la notte con la madre, ma non è bastato ad evitargli la condanna.

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