Le vaccinazioni in Italia, per il momento, stanno andando molto a rilento. Secondo il sito “Lab24” diretto da “Il Sole 24 ore” le dosi somministrate sono quasi 13 milioni, tra cui 9 esse sono per la prima dose (circa il 15,22% della popolazione) mentre la seconda è stata fatta solamente da 3.920.000 milioni di italiani (6.58% degli abitanti nel nostro paese).
Oltre ai vaccini mancano anche i luoghi delle vaccinazioni, anche se si stanno studiando dei rimedi per risolvere questo problema. Intanto secondo l’ANSA, e poi confermato direttamente dal gruppo Mediaset, l’azienda di Pier Silvio Berlusconi mette a disposizione le sue sedi ubicate a Roma e Cologno Monzese per la somministrazione dei vaccini. Nella capitale la rete può allestire due centri con un team in cui faranno parte due medici e quattro infermieri, mentre nella sede a Cologno Monzese ci saranno quattro medici e dodici infermieri.
Il Generale Saverio Pirro ha mostrato tutto il suo entusiasmo per questa notizia: “Si tratta di una funzione strategica e rientra nel più ampio quadro delle misure in corso di attuazione, mirate ad aumentare le capacità di somministrazione, in relazione all’incremento del flusso dei vaccini”.
Questa novità però non porterà stravolgimenti nella campagna vaccinale in Italia: “La circostanza che tali punti di somministrazione siano resi disponibili dalle aziende non comporta una modifica delle priorità di vaccinazione fissate per i cosiddetti gruppi target: ciò significa, in altri termini, che non sarà possibile vaccinare personale che non rientra nelle categorie per le quali si sta procedendo alla somministrazione”.
Intanto per l’Italia, in ambito vaccinazione, stanno iniziando ad uscire delle notizie positive. Secondo le ultime indiscrezioni per questa settimana dovrebbero arrivare circa 184 mila dosi del vaccino dall’azienda Johnson & Johnson. Il colosso americano poi vorrebbe assicurare all’Italia circa 7,5 milioni di fiale per il mese di giugno e con un totale di 27 milioni entro il finire del 2021.