L’ultimo desiderio di Ciro, detenuto e malato terminale

Ciro Rigotti, sta scontando una pena di 9 anni per spaccio di sostanze stupefacenti nel carcere di Poggioreale ma le sue condizioni di salute si stanno aggravando a causa di un tumore in fase terminale. Sua figlia vuole riportarlo a casa.

L’ultimo desiderio di Ciro, detenuto e malato terminale

Secondo i medici, a Ciro Rigotti, 62 anni,  rimangono da uno a tre mesi vita a causa di un tumore in fase terminale che pian piano lo sta divorando. E’ stato condannato a 9 anni per spaccio e stava scontando la sua pena nel carcere di Poggioreale ma l’11 settembre è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Cardarelli di Napoli poiché le sue condizioni di salute si sono aggravate. 

Da quel giorno è agli arresti domiciliari al Cardarelli ma il suo desiderio è quello di poter morire a casa sua, circondato dall’affetto dei suoi familiari e della figlia Nunzia che ha deciso di denunciare lo stato di salute del padre e raccontare che le condizioni di salute del padre sono iniziate a peggiorare ben 4 mesi fa.

Il pensiero di Nunzia

Avevano il colloquio settimanale in carcere il giovedì per un’ora ed ogni volta che andava a fargli visita lo trovava sempre più magro. Nunzia gli chiedeva se ricevesse le cure adeguate alle sue condizioni di salute e lui le rispondeva che gli venivano somministrate sole delle gocce per il dolore. 

Poi nonostante il parere negativo dei medici del Cardarelli e l’incompatibilità del regime carcerario e le sue condizioni si salute, Ciro è stato riportato in cella a Poggioreale ma la figlia non si è arresa e supportata anche dall’attivista per i diritti dei detenuti Pietro Ioia ha ottenuto gli arresti domiciliari in ospedale per il padre, dove la famiglia può stargli accanto. E’ ricoverato nel reparto cure palliative ed è allo stato terminale.

Nunzia però non è ancora soddisfatta perchè vuole riportare suo padre a casa, continuerà quindi a lottare per realizzare quest’ultimo desiderio dell’uomo: morire nella propria casa, munito dell’affetto dei suoi cari. Non chiede altro Ciro Rigotti.
Il garante dei detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello ha espresso il suo punto di vista: “Per i familiari dei detenuti presso gli Ospedali vale la regola carceraria della visita settimanale o di un’altra premiale a discrezione delle autorità competenti. Credo che questa disposizione sia da cambiare“. 

Continua a leggere su Fidelity News