L’ultima chiamata: "Mamma sto tornando a casa", e poi si suicida

Sono finite le ricerche del giovane scomparso nei pressi di Bologna. Mentre la famiglia cercava notizie, lui era da giorni morto. Ecco la tragica ricostruzione dei fatti.

L’ultima chiamata: "Mamma sto tornando a casa", e poi si suicida

Terminano così le ricerche del giovane di 31 anni, originario di Reggio Calabria, scomparso il 15 ottobre scorso. Dopo aver fatto un’ultima telefonata alla madre nei pressi di Bologna, si sono perse le sue tracce.

L’appello dei familiari ha fatto il giro del web ed è stata anche contattata la trasmissione Chi l’ha visto? , ma solo durante la giornata di ieri la Polizia è venuta a capo del giallo. 

La ricostruzione dei fatti

Pasquale Andrea Leonardo è stato ritrovato a Rimini, presso una cella frigorifera dell’obitorio della città. Da quanto emerge dalle prime ricostruzioni, il giovane era già morto durante tutti questi giorni di ricerca, e si sarebbe suicidato proprio al termine della chiamata fatta alla madre quel 15 ottobre passato. 

Così come ha raccontato la madre mentre lanciava l’appello per ritrovare il figlio, Pasquale Andrea aveva alcune faccende da sistemare nel nord d’Italia, così ha iniziato il suo viaggio arrivando prima a Como, poi a Milano Centrale ed in fine raggiungendo Bologna. E’ stata fatta nei pressi della stazione dei treni la chiamata ricevuta dalla madre quel pomeriggio presto del 15 ottobre, giorno della sua scomparsa. “Mamma, sto tornando a casa“, queste le parole del 31enne prima di lanciarsi sotto ad un treno, mettendo così fine alla sua vita.

I familiari del ragazzo non hanno mai pensato potesse commettere il suicidio. La madre infatti racconta alla Polizia che nell’ultimo periodo il figlio era un po’ abbattuto e triste poichè non riusciva a trovare lavoro, ma così come ci tiene a specificare, sembrava una condizione nei limiti del normale, che non ha preoccupato nessuno all’interno della famiglia.

Secondo le ricostruzioni fatte, Pasquale Andrea si sarebbe gettato sotto ad un treno verso le 22:30, e rimasto presso l’obitorio di Rimini durante tutte le ricerche che la famiglia, i suoi conoscenti e la Polizia stavano facendo con la speranza di ritrovarlo il prima possibile, sano e salvo.

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