A Livorno come all’Aquila c’era già chi era pronto a festeggiare sulla disgrazia dell’alluvione del Settembre 2017 pensando ai soldi che avrebbero intascato con i lavori. Il capo della squadra mobile di Livorno Salvatore Blasco ha dichiarato: “Ci siamo allarmati quando da alcune intercettazioni abbiamo sentito dire da alcuni imprenditori <<brinderemo all’alluvione>>”.
L’alluvione del 2017 provocò la morte di 8 persone: durante il corso delle indagini effettuate sulla base di perquisizioni e testimonianze si è arrivati all’arresto dell’ex coordinatore della protezione civile del Comune, Riccardo Stefanini.
Quest’ultimo è accusato di varie irregolarità, tra cui reati di truffa ai danno dello Stato e turbativa d’asta. Tali accuse hanno portato il Gip di Livorno a emettere ordinanze di misura cautelare nei confronti di Stefanini e dell’imprenditore Fiaschi, titolare della Tecnospurghi. Una terza misura cautelare è a carico di Frugoli Nicoletta, della società «ComunicaItalia» di Roma.
Stefanini, Fiaschi e Frugoli, avrebbero gonfiato le spese sostenute dal Comune di Livorno per migliaia di euro, oltre ad avere aumentato in maniera sostanziale gli orari e i mezzi impiegati dalla ditta. In realtà, lo spargimento di sale era stato compiuto da un volantario con spese a suo carico.
Durante le intercettazioni oltre alla frase choc: “Brinderemo all’alluvione“, Stefanini in un’altra conversazione avrebbe detto: “Ci s’ha otto morti sulla coscienza, non dobbiamo avere un disservizio”, facendo riferimento all’esclusione di una ditta da una gara d’appalto. Infatti, i tre imprenditori sono accusati anche del reato di turbativa d’asta, in quanto avrebbero truccato alcune gare d’appalto. Le procedure venivano pilotate dall’ex coordinatore della protezione civile.
Stefanini era inoltre già stato condannato a Maggio in primo grado per fatti avvenuti durante il terremoto dell’Aquila nel 2009. Seconda l’accusa l’ex coordinatore della protezione civile utilizzava in modo regolare “l’auto di servizio per scopi privati, appropriandosi per consumo personale di beni e materiali ottenuti, a seguito di bandi pubblici, per esigenze di solidarietà della Protezione civile e usando per scopi personali anche la carta carburante del Comune“.
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