Linea Torino-Ivrea: treno travolge camion fermo sui binari

Due morti e una ventina di feriti sulla linea Torino-Ivrea, dove un locomotore ha investito in pieno il rimorchio del camion deragliando. Il treno ha trascinato con sé altri due vagoni che sono finiti a ridosso di una casa cantoniera ripiegati su se stessi.

Linea Torino-Ivrea: treno travolge camion fermo sui binari

Ieri sera sulla linea ferroviaria Torino-Ivrea – all’altezza del comune di Caluso – è avvenuto un grave incidente ferroviario, dove un treno, il regionale 10027 ha travolto un tir fermo sui binari del passaggio a livello. L’impatto è stato violentissimo, e ha causato il deragliamento del locomotore e di due vagoni che sono finiti a ridosso della casa cantoniera ripiegandosi su se stessi. Due sono le vittime: il macchinista, morto sul colpo e uno degli addetti alla scorta tecnica del Tir.

L’autista lituano del Tir, che era fermo sui binari della linea Torino-Ivrea è stato indagato e ora si difende: “Il Tir era un convoglio speciale e quindi non è stato lui a decidere il percorso“. Il Tir a trasporto eccezionale era quasi giunto a destinazione, infatti doveva arrivare alla Bitux di Foglizzo, un’impresa di costruzioni generali . Questa impresa è dotata di un impianto di ultima generazione per la produzione di conglomerati bituminosi di alta qualità. Mancavano, quindi, pochi chilometri per arrivare a destinazione.

Una passeggera che si è rotta solo una gamba spiega che è stato terribile e ha avuto paura di morire. Gli altri passeggeri ora testimoniano e fra i feriti vi è la capotreno in gravi condizioni: è intubata e in coma farmacologico, dato che è rimasta incastrata tra le lamiere dei vagoni per un’ora prima di essere recuperata dai socorritori. La donna riporta numerosi traumi da sindrome da schiacciamento e una frattura al bacino. Verrà curata nella sala operatoria al Cto di Torino.

Sono state subito attivate le procedure previste per le maxi-emergenze: vigili del fuoco, carabinieri e 118 che ha allestito un ospedale da campo.

Il macchinista del treno – si presume – abbia azionato il freno d’emergenza nonostante non abbia potuto evitare il violentissimo impatto. Secondo un testimone – residente della frazione Aré di Caluso – che ha sentito il boato provocato dall’urto dei due mezzi e si è subito recato sul luogo, questa è una tragedia annunciata dato che di passaggi a livello pericolosi come questo ce ne sono tanti sulla linea tra Ivrea e Chivasso. Dice inoltre che è un caso che sia successo un incidente solo adesso e aggiunge che il trasporto eccezionale era impegnato in una manovra molto complessa in mezzo al passaggio a livello. Forse se ci fossero stati i sensori che segnalavano la presenza di un mezzo sui binari probabilmente la tragedia si sarebbe potuta evitare. Sembra, invece, che il macchinista abbia azionato il meccanismo per la chiusura delle sbarre travolgendo il tir.

Il Sindaco è al lavoro per ripristinare la viabilità, dato che le tre delle cinque vetture del convoglio – quelle di testa – sono deragliate nei campi vicini abbattendo anche un palo della luce, tranciando i cavi dell’alta tensione e sfiorando anche la casa cantoniera. Il macchinista – residente a Ivrea – è morto sul colpo e i feriti incastrati tra le lamiere sono stati estratti dai vagoni uno ad uno. L’elisoccorso ha trasportato i più graviall’ospedale Cto di Torino, mentre gli altri altri sono stati accompagnati rispettivamente – in ambulanza – negli ospedali di Chiavasso, Ciri, Ivrea e San Giovanni Bosco di Torino.

Il Procuratore capo di Ivrea che coordina le indagini, ipotizza o un difetto al funzionamento delle sbarre del passaggio a livello o che l’autista del camion possa aver forzato il blocco mentre scendevano le sbarre. Il Comandate provinciale dei carabinieri riferisce che a bordo del treno – l’ultimo della giornata su quella tratta – c’erano tra 40 e 50 passeggeri e che molti di essi sono rimasti incastrati tra le lamiere.

L’autista del tir ora è indagato per disastro ferroviario, ma si difende dicendo che non ha deciso lui il percorso e che lui proprio non decide nulla dato che è guidato tramite cuffia dall’equipaggio data la ridotta visibilità causata dal carico sul tir. Dice, infatti,  solo che non ha deciso il percorso per arrivare a Foglizzo.

L’Anas specifica che il trasporto eccezionale non ha rispettato le condizioni generali di utilizzo dell’autorizzazione da parte loro. La società spiega: “Il trasportatore non ha adempiuto all’impegno contenuto nella documentazione allegata alla domanda di trasporto eccezionale presentata ad Anas, con la quale aveva espressamente dichiarato di non impegnare attraversamenti di passaggi a livello con linee aeree elettrificate lungo le strade di competenza, oppure di essere in possesso dell’autorizzazione prevista dall’art. 14, comma 5 del Regolamento” (Regolamento di esecuzione e attuazione del Codice della Strada), che rilascia il gestore della rete ferroviaria. Poi le altre inadempienze riguardano il mancato invio da parte del trasportatore del preavviso di transito e della conseguente – annotazione di inizio viaggio – tramite il portale Anas TEweb (Trasporti Eccezionali Web).

Tutta la documentazione relativa al trasporto acquisita è al vaglio dalla Magistratura che sta indagando sull’incidente. I Sindacati chiedono sicurezza sul lavoro. Si attendono, quindi, gli esiti delle indagini ed i dettagli della dinamica dell’incidente per valutare iniziative sindacali specifiche.

I sindacati concludono: “Sono necessari tutti i possibili interventi di prevenzione sul sistema dei trasporti integrato ferroviario e stradale, in cui i passaggi a livello rappresentano un potenziale pericolo ed un punto debole dei due sistemi di trasporto, su cui bisogna accelerare gli investimenti ed il processo di soppressione“.

Continua a leggere su Fidelity News